La calciatrice e cantautrice Vi Skin, ha da poco presentato il suo nuovo singolo intitolato: “Calamita“. Brano che segue la scia emotiva e di successo di “Amore Incondizionato“, ovvero l’inno dedicato all’Inter (squadra del cuore della cantautrice) che ha unito i tifosi sotto la bandiera del calcio e della musica.

Ciao Vi Skin, il tuo percorso artistico è legato molto allo sport, però in questa “Calamita” hai voluto toccare dei temi universali come il superamento dei pregiudizi e l’importanza dell’accettazione, ci spieghi il perché di questo cambio di rotta e come è nato il nuovo brano?

“Ciao! In realtà il cambio di rotta è avvenuto con la stesura di “Amore Incondizionato”: non avevo mai scritto una canzone per la mia squadra del cuore, sono solita scrivere di tematiche sociali, e in “Calamita” ho voluto parlare del pregiudizio, tematica che, ahimè, è presente anche nello sport”.

Con la stessa passione e dedizione che ha dedicato al suo amore per l’Inter, ci inviti a riflettere su come possiamo abbattere le barriere dell’ignoranza e dell’intolleranza, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo, credi che mai si arriverà, nel mondo ed in Italia, a cambiare verso questa direzione?

“Lo spero tanto, purtroppo siamo ancora troppo indietro nel nostro Paese. Credo sia importante fare campagne di sensibilizzazione efficaci in cui si propone ai destinatari azioni coordinate nelle quali impegnarsi che possono innescare il cambiamento diffondendo dei messaggi incentrati su un’idea o su un obiettivo. Le famiglie ovviamente hanno un ruolo di rilievo poiché principi e valori, fin da bambini, vengono insegnati e trasmessi lì; anche le scuole hanno il compito e il dovere di spiegare e far capire ai ragazzi quanto sia importante essere inclusivi. Io, nel mio piccolo, attraverso la mia musica, cerco di dare il mio contributo. Non dobbiamo spaventarci e chiuderci nel pregiudizio, ma dobbiamo avere la forza di ribellarci dinanzi ad esso. Non dobbiamo dare al pregiudizio il potere di definire chi siamo”.

Le calamite attraggono i metalli, tu chi vuoi attirare con le tue frasi piene di passione ed unione?

“Spero che questo brano possa avvolgere e consolare le persone che non riescono a trovare riparo dal pregiudizio. Il principio che mi spinge a fare musica è quello di aiutare il prossimo e a farlo sentire meno solo. La mia musica, voglio che sia quella pacca sulla spalla che incoraggi le persone ad affrontare ogni momento con grinta e positività. Ci tengo a trasmettere vicinanza e speranza, è sempre bello sperare, soprattutto quando speri che quel qualcosa accada e tu, fai in modo che accada davvero. La musica è parte integrante della società, che ha bisogno di sentirsi accolta e di rendersi conto, che in fondo, non siamo poi così diversi”.

Una canzone, a mio avviso, molto forte di lotta e passione dove ogni nota porta ad insegnarci un qualcosa, credi che può essere anche un invito a considerare come lo sport, nella sua essenza più pura, possa insegnarci a superare le divergenze e a celebrare ciò che ci unisce?

“Assolutamente sì, lo sport, come l’arte, unisce e non divide!”.

Congediamo Vi Skin, del suo tempo e dei messaggi allo sport, che oltre alle sue doti passate da calciatrice, continua a dimostrare come arte e sport possano convergere per trasmettere messaggi potenti e trasformativi.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.