Antonio Cabrini, eroe dei mitici Mondiali ’82 ed ex Ct della Nazionale Femminile di calcio, è stato molto duro, dopo l’eliminazione dell’Italia agli Europei di calcio Londra 2022, e le sue dichiarazioni non sono passate di certo inosservate: “Cerchiamo di chiamare le cose nella la giusta maniera, ha dichiarato Antonio, è stato un fallimento, ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità, a partire dal magazziniere agli organi più alti”.

Parole pesanti poiché, lasciato il calcio giocato, da Allenatore nel maggio 2012 venne scelto proprio come il CT della Nazionale italiana femminile. Infatti Antonio guidò le Azzurre all’europeo 2013: dove  l’Italia passa il primo turno assieme a Svezia e Danimarca, ma l’avventura terminò ai quarti di finale contro la Germania.

Nelle qualificazioni al mondiale di Canada 2015 termina il girone al secondo posto, alle spalle della Spagna, risultando poi tra le migliori seconde qualificate; alla semifinale play-off le italiane superano l’Ucraina, tuttavia nella finale che metteva in palio l’ultimo pass mondiale ma uscirono sconfitte contro i Paesi Bassi.

Sempre sotto la guida di Cabrini, le Azzurre accedono alla fase finale dell’ europeo 2017, chiudendo alle spalle della Svizzera il proprio gruppo di qualificazione. Nella fase finale, inserita in un “girone di ferro” con Germania, Svezia e Russia, le sconfitte contro russe e tedesche precludono ulteriori ambizioni alle italiane, che solo nell’ultima e ininfluente giornata ottengono la loro unica vittoria nella competizione, superando le scandinave.

Al termine di tale match, Cabrini lascia la panchina dell’Italia femminile dopo cinque anni.

Forse è questo paragone che l’ex tecnico azzurro ha usato come metro di misura per le sue dichiarazioni?

“Non sto a valutare le scelte, non sono in grado di determinare le condizioni fisiche delle giocatrici e giudicare le scelte. Per questo c’è un commissario tecnico. Ora dovranno tutti farsi bel esame di coscienza”.

Non saremo di certo noi a valutare, i fatti ed i numeri della nostra Nazionale Femminile sono a disposizione di chi vorrà verificare, e le scelte tecniche con annesse valutazioni le dovranno fare i massimi vertici della Figc. Le aspettative sono state altissime, per le nostre ragazze, forse troppe e da troppi, certo è che l’eliminazione nelle fasi a gironi hanno lasciato il segno. E’ queste dichiarazioni di ex. tecnico sono la chiara espressione della delusione che gli italiani, ed i tifosi delle ragazze azzurre, hanno avuto da questi Europei.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.

1 commento

  1. Leggo queste dichiarazioni di Cabrini ed ho letto quelle di Carolina Morace, entrambi dicono che “tutti dovranno prendersi le proprie responsabilità”.

    È giusto ed è l’unica strada da percorrere. Però mi piacerebbe sentire (senza la pretesa di insegnare o giudicare) alcune proposte “pensate” per aiutare a migliorare il livello del calcio femminile italiano, che sta crescendo come negli altri paesi.

    Si potrebbero almeno nominare i settori da rinforzare e sviluppare (tecnici, organizzativi, di promulgazione/diffusione e finanziari)…

    E presentare progetti di qualità per il raggiungimento degli scopi.

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