Credit photo: Natascia Bernardi

Prendi la “Casa del Calcio Inglese” e riempila di donne di calcio che parlano di calcio: questo potrebbe riassumere gli ultimi 2 giorni passati allo stadio del Wembley in occasione della Conferenza Annuale di Women In Football, un’associazione di donne (e non solo) di calcio fondata in Inghilterra nel 2017 e che conta, ad oggi, oltre 9.000 iscritti.

Far parte di Women In Football è gratuito e riguarda tutte le donne nel calcio: appassionate, allenatrici, giocatrici, arbitri e negli ambiti più diversi del mondo del pallone. Anche gli uomini possono farne parte, sempre a livello gratuito. Diverse sono le iniziative di Women In Football sia sul territorio Inglese che a livello remoto: alcune sono accessibili gratuitamente, mentre altre hanno un costo, che molto spesso può essere superato grazie a borse di studio dedicate.

Women In Football è una realtàche sta aiutando il calcio femminile e le donne nel calcio (femminile e non) ad andare nella giusta direzione e a progredire.

Il 12 e 13 marzo, le donne hanno avuto spazio e sono state al centro della conferenza, con tavoli di lavoro che hanno coinvolto l’imprenditoria femminile nel calcio, le diverse carriere, ma anche l’evoluzione del calcio femminile sia in Inghilterra che a livello internazionale, con interventi di personalità di spicco quali Laura McAllister (ex giocatrice del Galles ora Vice Presidente UEFA), Emma Hayes (Allenatrice Chelsea Women e Nazionale Calcio Femminile USA), David Dein (Ex Presidente Arsenal), Victoire Cogevina Reynal (CEO Mercury 13) e Nikki Doucet (CEO NewCo).

Si è parlato del professionismo dell’arbitraggio femminile, delle ambizioni di crescita commerciale del calcio femminile con Mercury 13 con l’acquisto del Como Femminile, e di NewCo che ha la visione di fare della WSL e WSL-2 un “prodotto vincente e competitivo” come futuro del calcio femminile inglese.

Emma Hayes che ha chiesto un’intervista senza registrazioni, in cui condividere Emma e non Emma Hayes: le difficoltà personali degli ultimi due anni, la pressione dei media sempre addosso, il colloquio non andato a buon fine per il posto da CT della Nazionale Inglese e la scelta di diventare invece CT della Nazionale USA.

C’è stata molta Italia in questi due giorni. Victoire Cogevina Reynal ha raccontato del perchè Como Femminile come primo acquisto di Mercury 13 e ha sottolineato come il lavoro con il Presidente Stefano Verga definito come “femminista inconsapevole” per come si occupa del benessere delle giocatrici sia stato importante e fondamentale per questa impresa imprenditoriale. Ma anche David Dean, che ha aperto la seconda giornata di lavori, ha raccontato come stia lavorando con AS Roma ad un progetto per permettere a 17 donne nel carcere di Rebibbia di studiare per ottenere il patentino da allenatrici.

Di questi due giorni mi rimarranno le battute di Emma Hayes relative alle dichiarazioni in conferenza stampa per le partite in programma, il motto di Laura McAllisterfarsi ascoltare invece di farsi sentire” e la spontaneità di Jill Scott nel raccontare la sua carriera post Euro22. Mi rimarranno anche tutte le donne che non si vedono ma esistono e lavorano o fanno volontariato ad ogni livello del calcio, con la passione di chi ama lo sport fino in fondo.

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Academy Manager per la realtà femminile giovanile della Kinetic Foundation ed Head Coach per QPR U12 Girls. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.