credit photo: Palermo FC Women

Marta Collovà, difensore classe 2003 del Palermo FC Women, ci ha concesso un’intervista in esclusiva in cui, dopo aver parlato della sua squadra e del Campionato, sempre più competitivo e di alto livello, si è raccontata nella sua esperienza di calciatrice.

Marta, nata in provincia di Messina, ha respirato calcio sin da piccola. Suo fratello giocava nel campetto vicino a casa e lei, bambina di appena cinque anni, non desiderava che fare lo stesso.
Da questo imprinting in poi, non ha mai smesso di indossare gli scarpini: dopo le giovanili trascorse tra i New Eagles e Rocca di Capri Leone e le prime convocazioni tra le azzurrine, la giovane calciatrice ha vestito la maglia rosanero del Palermo dove milita attualmente.

Il suo ruolo, quello del difensore centrale, è stato un po’ una sorpresa non avendo Marta mai giocato in quella posizione. Nonostante ciò, è riuscita a trovare una sua dimensione che le permette di dimostrare il suo talento.
Le sue doti, unite alla giovane età e alla voglia di dimostrare il suo valore, accomunano Marta e le sue compagne di squadra. Tutte assieme rendono il Palermo una squadra dinamica e giovane, nonché una delle teste di serie del campionato di serie C.

Calciatrice versatile la cui presenza in campo non passa certamente inosservata, tanto capace nelle chiusure quanto nelle ripartenze e nell’impostazione delle azioni in campo, Marta, con il suo modo di giocare, è affine anche ad altri ruoli (come quello da centrocampista con cui lei stessa ammette di voler, un giorno, mettersi alla prova).
Queste sue caratteristiche e la gran voglia di mettersi in gioco spiegano in primis le sue convocazioni in Nazionale U20, e poi anche la sua fascia da Capitano, coronamento di un percorso fatto di impegno e dedizione.

Parlando di futuro, lei che preferisce costruire il suo percorso passo dopo passo, c’è sicuramente la Nazionale ma anche quella crescita personale che le permetterà di fare del calcio il suo mestiere.

Il campionato di serie C sta diventando, anno dopo anno, sempre più competitivo e meritevole di attenzione. Cosa pensi del girone C in cui, attualmente, sta militando il Palermo?
“Il girone C anno dopo anno diventa sempre più competitivo, il numero di squadre che si iscrive aumenta sempre di più. Tutte loro cercano di trarre il meglio dalla stagione”.

Qual è la “ricetta” che rende il Palermo quello che mostra, settimana dopo settimana, in campo?
“Dedizione, Voglia e Passione. Queste tre parole racchiudono tutto quello che siamo noi come squadra.
Dedizione perché abbiamo il desiderio di raggiungere i nostri obiettivi; Voglia perché pur essendo un gruppo giovane abbiamo la volontà di farci conoscere; Passione perché senza non si può andare da nessuna parte”.

In riferimento alle tue esperienze personali come calciatrice, come è nata la tua passione per il calcio?
“La mia passione per il calcio è nata all’età di cinque anni grazie a mio fratello. Lo guardavo giocare nel campetto vicino casa e non aspettavo altro che il fischio del mister per entrare in campo a divertirmi”.

Hai sempre voluto essere un difensore o prima di provare quel ruolo, che è ormai la tua realtà, avresti desiderato altro per te?
“Non pensavo minimamente che fare il difensore sarebbe stato un ruolo principale per me, anche perché, quando ho iniziato a giocare nel campetto, facevo tutto tranne che quello. Tutt’ora, sicuramente, desidero imparare un’altro ruolo come, ad esempio, il centrocampista perché mi piace impostare il gioco e far girare la squadra”.

C’è, in particolare, una calciatrice a cui ti ispiri (o con cui trovi somiglianze) nel modo di giocare (o come approccio al calcio)?
“Non mi ispiro molto a qualcuno, ma vedendo le partite dico che per somiglianza e approccio al modo di giocare mi rispecchio in Elena Linari, per aggressività e voglia di segnare, nonostante sia un difensore”.

Il tuo talento in campo ha portato anche alla chiamata in Nazionale e, successivamente alla fascia da Capitano. Cosa hai pensato quando hai saputo che avresti giocato con la maglia azzurra?
“Credo che un po’ tutte le ragazze vorrebbero ricevere una chiamata così importante. Io sono stata fortunata a riceverla e ad indossare la fascia di capitano che non mi sarei mai aspettata di avere.
Il primo pensiero che ho avuto è stato che l’impegno che ho dimostrato in campo mi ha portato a raggiungere un obbiettivo come quello di indossare la maglia azzurra”
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Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
“Sono una ragazza che non pensa troppo al futuro, preferisco costruirlo giorno per giorno. Sicuramente uno dei tanti obiettivi sarà quello di indossare la maglia della Nazionale e far sì che quello a cui sto dedicando il mio tempo diventi un lavoro”.

Termino sempre le mie interviste chiedendo di lasciare un messaggio ai nostri lettori. Qual è il tuo?
Il messaggio che vorrei lasciare a tutti è di non avere paura di raggiungere i propri obiettivi con tanto lavoro, voglia e determinazione”.

Ringraziamo la società del Palermo FC Women per la disponibilità e nello specifico la sua calciatrice per averci rilasciato questa “intervista in esclusiva”.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.