Valentina Giacinti entra nel mix zone con la medaglia al collo, una vistosa bandiera tricolore come gonna ed un sorriso smagliante (come sempre del resto) che dice già tutto! “Sì, siamo contentissime, ammette la calciatrice nel mix zone, per come si era messa la partita è stata difficile ribaltarla, ma questo ci ha insegnato un’altra cosa oggi che abbiamo tanta mentalità. Questo gruppo è veramente forte, siamo contenti di averla portata a casa”.
Molte volte rigori a volte decidono per conto loro, però la grande qualità di questa squadra è stata alzarla mentalmente quando magari nessuno ci avrebbe più scommesso.
“Noi sul 3 a 1, devo dire la verità, in panchina si stava già pensando al peggio perché comunque 3 a 1 con una squadra così tecnica che gioca comunque è difficile ribaltarla e la forza del gruppo oggi ha vinto e penso che ce la meritiamo”.
Il tuo cambio è stato vincolato da problemi fisici oppure una scelta scelta tattica?
“No, non lo so. Probabilmente aveva bisogno di qualcosa più in fascia spostando il veda avanti. L’importante è che abbiamo portato a casa questa vittoria perché era importante e lo volevamo a tutti i costi”.
Valentina ci hai messo la testa su quel gol, l’hai cercato con tutta te stessa?
“Sì, quando ho visto la palla ho detto vada come vada, mi prenderò un pugno in fascia. In quel istante ho pensato a quello e ho detto l’importante che facciamo gol. E quando Ho sentito il boato, ho realizzato che avevamo fatto gol, quindi ero felicissima e la botta è passata”.
Chiedo anche a te come ho chiesto al mister se è un po’ una liberazione aver vinto finalmente questa coppa dopo due sconfitte in finale?
“No, la mia sarebbe stata la quarta sconfitta, perché io l’ho persa anche con la Roma quando ero al Milan, quindi questa era la mia quarta finale. Oltre a uno, non sapevo più cosa pensare, solo ho cercato di pensare positivo e di credere in tutte le mie compagne, ci ho creduto fortemente. Insieme da fuori abbiamo spinto”.
Ma le cosa vi siete dette prima dei calci di rigore? “Niente, solo chi era quella più fresca per calciarla, quella che mentalmente se la sentiva e ognuno di noi ha scelto e siamo andati in fiducia”.