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Il Genoa è senza dubbio una delle rivelazioni della Serie B di quest’anno visto che, dopo diciotto giornate, si trova al sesto posto con trenta punti.
Le ragazze di Antonio Filippini, dopo l’1-1 con l’Hellas Verona di due domeniche fa, torneranno in campo tra qualche giorno andando in casa dell’Arezzo e, a provare a dare il successo genoano sulle aretine, potrebbero essere d’aiuto la forza offensiva di Caterina Bargi, attaccante classe ’95 ex Campomorone Lady e Sampdoria che indossa da due anni la divisa del Grifone.
La nostra Redazione ha raggiunto Caterina, che attualmente ha già messo a referto ben quattordici gol, risultando al momento insieme a Valeria Pirone della Ternana la miglior marcatrice della Serie B, per risponderci ad alcune domande.

Caterina cosa significa per te giocare per il Genoa?
«Giocare per il Genoa è un onore, un privilegio e sicuramente è una grande responsabilità che ti porta indossando questa maglia, ma è anche uno stimolo per dare di più. Un’emozione indescrivibile avere questa maglia addosso Credo che, chiunque scenda in campo qualsiasi squadra che sia, entri per dare il meglio. Ma penso che giocare per la squadra per cui si tifa sia uno stimolo maggiore».

Cosa ti ha portato ad indossare ancora una volta la maglia delle genoane?
«La decisione è molto semplice: io voglio vivere determinate emozioni, e ciò che mia energia è questa maglia che la sento come una seconda pelle. Voglio dare il massimo per il Genoa: per me è casa, ed è la squadra dove voglio stare».

Parliamo dell’attuale stagione del Genoa, dove occupa la sesta posizione dopo diciotto gare di Serie B. Piazzamento in linea con le tue aspettative?
«Il nostro l’obiettivo di inizio campionato era quello di ridurre il divario dell’anno scorso, dove ci siamo salvate, e la società ci ha dato tutti i mezzi necessari per permettere ciò, e noi stiamo cercando di non deludere le aspettative. In questo momento siamo credo che stiamo facendo un gran campionato, ma penso anche che non vogliamo accontentarci. Senza sottovalutare nessuno ovviamente. Poi quella la posizione che raggiungeremo in classifica penso che arriverà di conseguenza. Il nostro obiettivo è cercare di portare a casa, in ogni partita, il risultato con qualsiasi squadra si presenti. La forza del gruppo è la nostra arma principale, e ognuna di noi sta dando il suo contributo».

Delle diciotto partite giocate nella Serie B di quest’anno col Genoa c’è una che ti ha dato sensazioni positive? E una che vorresti rigiocare?
«La più bella è stata quella in casa con la Lazio perché giocavamo contro la prima della Serie B e siamo scese in campo con la consapevolezza dei nostri mezzi, cercando di dare il nostro massimo. Fino al novantatreesimo stavamo facendo il colpaccio, poi però è arrivato il due a due, ma questo non toglie il fatto che è stata una grandissima prestazione di squadra. Si è trattato di un buon risultato, ma ci ha dato tanta consapevolezza di potercela giocare con chiunque. Invece, vorrei rigiocare l’ultima di andata contro la Res Roma: è stata una gara rocambolesca, dettata dal fatto che non è stata sicuramente la nostra miglior prestazione, dato che eravamo tre a uno per noi, e in venti minuti hanno vinto quattro a tre. C’è stato tanto rammarico, ma quell’incontro ci è servito per le partite successive a dare ancora di più e portare a casa quei risultati che poi sono arrivati successivamente».

Tu, a livello, realizzativo, hai già segnato quattrodici reti, e per il momento sei con Valeria Pirone della Ternana la capocannoniere della Serie B. Preferisci vincere il titolo di miglior marcatrice od ottenere un piazzamento di vertice col Genoa?
«I gol per un’attaccante sono importantissimi, ma il calcio è un gioco di squadra, e questi devono servire per avere un risultato di squadra; quindi, per il che il bene della squadra e del Genoa, direi sicuramente quella di ottenere una posizione più alta in classifica».

Il campionato di Serie B sta per ripartire, e il Genoa andrà in casa dell’Arezzo. Cosa dovrà fare la squadra per avere la meglio sulle aretine che stanno cercando di lottare per rimanere in cadetteria?
«Penso che non si possa sottovalutare l’avversario, a maggior ragione se una squadra lotti per la salvezza. Domenica ci sarà sicuramente una partita che si giocherà su un campo difficile come quello dell’Arezzo e noi scenderemo per portare a casa il risultato, e faremo di tutto per portare a casa i tre punti».

Qual è la squadra di questa Serie B che ti ha sorpreso fino ad ora?
«Credo che la squadra che mi ha stupito di più sia il Cesena, e lo dimostra il fatto che stanno facendo dei grandi risultati. Forse non si aspettavano neanche loro di essere così in alto, ma se lo meritano, hanno un gran gioco e delle buonissime individualità».

Chi può vincere il campionato?
«Sarà, secondo me, una lotta fino all’ultimo, chi ne ha di più vincerà. Quindi è difficile dirlo adesso, non voglio sbilanciarmi».

Pensi che il calcio femminile italiano si sia evoluto negli ultimi anni?
«Il calcio femminile italiano è evoluto sotto ogni punto di vista, a livello atletico, tecnico e mediatico. Più passano gli anni, più tutte le categorie stanno crescendo e il livello sta salendo. È un calcio dove più passa il tempo, più s’alzerà l’asticella».

Cosa manca al nostro movimento per avvicinarsi alle big europee e mondiali?
«Secondo me, è una questione di cultura e di mezzi che, in Italia, piano piano stanno entrando. Poi, in alcune nazioni il calcio femminile è considerato quasi alla pari del maschile, dove hanno mezzi e strumenti».

Quali sono gli obiettivi che vorresti centrare quest’anno?
«A livello calcistico l’obiettivo collettivo è quello di fare il meglio possibile per raggiungere il nostro più alto livello più alto. A livello individuale voglio migliorarmi sempre di più sotto ogni punto di vista e ovviamente, essendo un attaccante, vorrei contribuire al raggiungimento di importanti risultati con la maglia del Genoa anche coi miei gol. A livello extracalcistico ho obiettivi di miglioramento anche in altri ambiti, come quello di fare l’allenatrice».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Genoa in vista della ripresa del campionato?
«Direi che non bisogna mai accontentarsi, l’abbiamo dimostrato sul campo con qualsiasi squadra che abbiamo avuto di fronte».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Caterina Bargi per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.