credit photo: Palermo FC Women
Denise Licari, centrocampista classe 2005 del Palermo FC Women, si è raccontata in un’intervista esclusiva per parlare dei propri obbiettivi come calciatrice, sia in relazione alla sua squadra che personali.
Denise, che ha iniziato a giocare a calcio a dieci anni nel Palermo FC non ha mai cambiato colori. Quattro anni dopo, nonostante la sua giovane età, è arrivata in prima squadra dimostrando a tutti (tifosi e addetti ai lavori) il suo talento.
Già da piccola, quando giocare a calcio era solo un passatempo, lo preferiva alle lezioni di danza e ginnastica artistica perché una passione, quando è forte, ha bisogno di venir alimentata.
La centrocampista, tanto giovane quanto già consapevole dei propri obiettivi e di quelli della sua squadra, ha messo bene in evidenza il legame con ognuna delle sue compagne. Proprio la compattezza del gruppo, infatti, è un ingrediente fondamentale per la resa sul rettangolo verde.
Se poi volge il suo pensiero al futuro, lei che preferisce pensare al presente, si vede far parte della Nazionale (uno dei più grandi riconoscimenti ed attestati di stima che il Calcio può offrire).
Il Palermo sta giocando un campionato molto buono che vede la squadra attualmente al quinto posto e, con una partita in meno, a soli due punti dal Catania. Qual è l’obiettivo stagionale della squadra?
“L’obiettivo della squadra è quello di stare unite fino alla fine per cercare di stare più in alto possibile. Abbiamo una partita in meno e abbiamo l’occasione di superare il Catania che è a soli due punti da noi”.


Quali sono, a tuo parere, i punti di forza del Palermo? In cosa si dovrebbe invece migliorare ulteriormente?
“⁠Abbiamo tanti punti di forza. Uno tra questi sicuramente la forza di essere compatte e di non mollare mai. Diamo tutto fino al 90’.
Con il Montespaccato, chi ha visto la partita l’avrà notato, siamo rimaste lì per cercare di portarci a casa quello che ci meritavamo ma il calcio è anche questo.”

Parliamo, adesso, di te. Cosa ti ha portata a dire, da bambina, di voler giocare a calcio? 
Dico soltanto che durante la mia infanzia praticavo anche ginnastica artistica e danza: io non andavo alle lezioni per giocare in un campetto con i miei amici.
Questo penso sia abbastanza”.
Quale è stato, tra tutti, il gol che ricordi con maggiore affetto? Perché?
“Non c’è solo un gol che ricordo con tanto affetto bensì tanti. Il primo in Serie B è uno di questi, ma anche la prima prima tripletta contro il Crotone quest’anno. Ogni gol per me è importante”.
Durante il Torneo delle Regioni 2023 un grave infortunio alla caviglia ti ha costretta ad uno stop forzato per parecchi mesi. Quali sono state le tue sensazioni quando finalmente hai rimesso gli scarpini ai piedi?

Sono state sensazioni meravigliose perchè finalmente ho potuto dire “ce l’ho fatta”. Ci ho messo tanto a crederci, adesso è solo un periodo del mio passato a cui non voglio pensare tanto“.

Come ti vedi da qui a dieci anni?
“Sono una persona che non guarda tanto il futuro, mi focalizzo più sul presente. Se devo però pensare a dove mi piacerebbe stare tra 10 anni direi assolutamente la Nazionale”.
Fuori dal campo da calcio quali sono le tue più grandi passioni?
“Fuori dal campo la mia passione è andare in moto. Quando sono in moto, come quando sono in campo, libero la testa da tutti i pensieri”.
Termino sempre le mie interviste chiedendo di lasciare un messaggio ai nostri lettori, qual è il tuo?
“Il messaggio che lascio ai lettori è quello di non mollare, di non dare nulla per scontato ma soprattutto di crederci sempre.
Quando si cade si deve trovare sempre la forza per rialzarsi e s
eguire i propri sogni  impedendo alle altre persone di decidere il futuro altrui.”
Ringraziamo la società del Palermo FC Women per la disponibilità e nello specifico la sua calciatrice per averci rilasciato questa “intervista in esclusiva”.
Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.