Photo Credit: Cesena FC Femminile

Il Cesena ha terminato la sua sesta stagione in Serie B ottenendo il quarto posto, un piazzamento di tutto rispetto per una società che negli anni ha fatto passi importanti.  Il merito di quest’annata positiva va senza ombra di dubbio alla squadra e al suo allenatore Alain Conte, ma anche a chi ha potuto costruire questo risultato, ossia il Direttore Sportivo Elvio Sanna. Ed è lui il protagonista della nostra intervista di oggi.

Elvio, il Cesena ha terminato la stagione al quarto posto. Un piazzamento di certo inaspettato, ma allo stesso tempo cercato e anche voluto.
«Tale risultato è il frutto di un mix di impegno, strategia e un’attenta valutazione di mercato, finalizzata a selezionare giocatrici in sintonia con la nostra realtà sportiva e il nostro progetto tecnico. Le nuove arrivate hanno saputo incarnare appieno i valori e gli obiettivi della squadra: sono ragazze straordinarie, giovani e piene di umiltà, entusiasmo, motivazione e spensieratezza. La loro determinazione, unita alla voglia costante di migliorarsi e di mettersi in mostra sul campo, ha contribuito in modo significativo al successo della squadra e alla costruzione di un gruppo coeso e vincente. Inoltre, l’unione e la compattezza del gruppo sia dentro che fuori dallo spogliatoio hanno giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo importante traguardo. La solidarietà, la collaborazione e il sostegno reciproco tra le giocatrici hanno creato un ambiente positivo e stimolante, che ha favorito la crescita individuale e il consolidamento dell’identità di squadra. È stato un vero piacere seguire la crescita di queste giocatrici straordinarie e osservare il loro impatto positivo sul gioco e sull’ambiente della squadra. Il quarto posto in classifica è il riconoscimento per il loro impegno, la loro dedizione e per lo spirito di squadra che hanno saputo mantenere costantemente vivo».

Quanto è stata fondamentale, dal tuo punto di vista, la figura dell’allenatore Alain Conte?
«Senza dubbio, il mister e il suo staff hanno giocato un ruolo fondamentale nella crescita e nei successi della squadra. L’approccio professionale di mister Conte e la sua capacità di guidare e motivare le giocatrici hanno contribuito in modo significativo alla nostra squadra. Il suo impegno costante, le sue competenze e la sua leadership sono stati determinanti per ottenere risultati straordinari e per creare un ambiente di collaborazione e determinazione all’interno del gruppo. Il lavoro instancabile di tutto lo staff ha permesso di formare una squadra coesa, disciplinata e competitiva, pronta a affrontare sfide difficili e a superare ostacoli con determinazione e spirito di sacrificio. Riconosciamo l’importanza del ruolo svolto dal mister e dalla sua squadra nel successo della squadra e siamo grati per il loro impegno e la loro dedizione».

Tra le numerose partite che il Cesena ha affrontato in questa stagione, qual è quella che ti ha lasciato più emozioni?
«Ogni partita che il Cesena ha affrontato in questa stagione ha avuto un significato speciale e ha suscitato emozioni uniche. Ogni incontro sul campo è stato caratterizzato da momenti intensi e da situazioni che hanno fatto battere il cuore. È difficile identificare una singola partita come la più emozionante, poiché in ognuna di esse c’è stato qualcosa di speciale che ha catturato l’attenzione e ha fatto vibrare gli animi dei tifosi. L’imprevedibilità del gioco, le azioni spettacolari, i gol segnati e le vittorie conquistate hanno contribuito a rendere ogni match un’esperienza coinvolgente e indimenticabile. Quindi, posso dire con certezza che tutte le partite che il Cesena ha disputato in questa stagione sono state emozionanti e hanno regalato momenti di grande intensità e passione, dimostrando il vero spirito dello sport e la bellezza del calcio giocato con cuore e determinazione».

Si può dire che la Serie B sia più combattuta rispetto alla Serie A?
«La Serie B e la Serie A sono entrambe competizioni calcistiche di alto livello, ma presentano differenze significative in termini di competitività e stile di gioco. Mentre la Serie A è caratterizzata dalla presenza di squadre di livello internazionale e giocatrici di fama mondiale, la Serie B è una competizione più equilibrata e spesso più combattuta il che porta a partite molto intense e determinate. La lotta per il primato per conquistare uno dei primi due posti in classifica richiede un impegno costante da parte di tutte le squadre e spesso si assiste a sorprese e risultati imprevedibili. D’altra parte, nella Serie A le partite possono essere spesso dominate da squadre più forti e la differenza di qualità tra le varie formazioni può essere più evidente rispetto alla Serie B».

Che cosa deve fare il calcio femminile italiano per crescere ancora di più?
«Il calcio femminile italiano ha dimostrato negli ultimi anni una crescita significativa, riuscendo a conquistare sempre più spazio e visibilità nel panorama sportivo nazionale e internazionale. Le atlete e le squadre hanno dimostrato talento, determinazione e passione, ottenendo risultati di prestigio e suscitando l’interesse di un pubblico sempre più ampio. Per continuare su questa strada di successo e per consentire al calcio femminile di crescere ulteriormente, è fondamentale che venga garantito un adeguato sostegno da parte di tutte le componenti del mondo dello sport e delle istituzioni. È necessario superare stereotipi e pregiudizi, promuovendo una cultura sportiva inclusiva e paritaria che riconosca il valore e il talento delle atlete femminili. È importante sottolineare che le società calcistiche professionistiche, che godono di una grande visibilità e di risorse economiche considerevoli, hanno un ruolo cruciale nell’impulso e nello sviluppo del calcio femminile. È imperativo che queste società investano risorse e impegno nella promozione e nello sviluppo delle squadre femminili, garantendo pari opportunità di crescita e di successo per tutti gli atleti, indipendentemente dal genere. Le società che trascurano il calcio femminile non solo perdono l’opportunità di contribuire a una crescita equilibrata e armoniosa dello sport, ma si privano anche della possibilità di valorizzare appieno il potenziale delle loro atlete e di offrire un modello di riferimento positivo per le generazioni future. Invitiamo dunque le società calcistiche maschili a prendere consapevolezza del loro ruolo e della responsabilità sociale che hanno nei confronti del calcio femminile, adottando politiche e strategie concrete per favorirne lo sviluppo e la valorizzazione. Solo attraverso un impegno concreto e collettivo sarà possibile garantire un futuro brillante e prospero al calcio femminile italiano. Uniamoci tutti per sostenere e promuovere il calcio femminile, affinché possa continuare a crescere e a brillare nel panorama sportivo nazionale e internazionale».

Adesso bisogna programmare il futuro, però bisognerà parlare anche col Cesena maschile, dove l’intento sarà quello di unire finalmente le forze e provare a puntare in alto…
«Attualmente, si stanno già intraprendendo dei passi molto interessanti per il futuro. Posso confermare che ci sono movimenti importanti già in corso, anche se non posso ancora fornire dettagli specifici al riguardo. L’affetto e il sostegno costante dei tanti tifosi del Cesena sono elementi fondamentali per il successo di un’unica visione. Un esempio tangibile di questo sostegno è stato l’entusiastica accoglienza riservata alle ragazze durante una commovente passerella allo stadio, un momento che ha emozionato tutti i presenti. Sono profondamente grato per il calore e la passione dei nostri sostenitori, che rappresentano una preziosa fonte di motivazione e fiducia anche per il futuro del calcio femminile a Cesena. Con pazienza e dedizione, sono convinto che tutte le parti coinvolte riusciranno a portare avanti questo promettente progetto in modo positivo e fruttuoso per ambire ai risultati sperati».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesena FC Femminile ed Elvio Sanna per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.