Valentina Giacinti, giocatrice del AC Milan, ha parlato in diretta su Instagram insieme a Carlo Pellegatti, raccontando della sua passione per il calcio e dei suoi idoli: 

“Perché il calcio? Non c’è una motivazione, da piccola ricevevo tanti regali come bambole di ogni tipo alle quali staccavo la testa e con la testa giocavo a calcio nel corridioio. Vedevo le partite con papà e quando era ormai palese che volessi giocare i miei hanno deciso di farmi iniziare questo sport. Avevo 6 anni”.

“Bobo Vieri è sempre stato il mio giocatore preferito. In realtà mi piaceva in tutto, anche fisicamente, né ero infatuata. Lo seguivo in ogni squadra andasse. Mi ha fatto appassionare al calcio, tifavo tutte le squadre in cui giocava, volevo diventare come lui. Michele Zunca invece, ex allenatore dell’Atalanta, mi ha dato la possibilità di andare a giocare al Napoli in Serie A. Mi ha insegnato tanto”.

“Quando ho capito che il calcio poteva essere il mio futuro? Dopo un campionato estivo in USA. Ho capito la potenza de calcio femminile ed ho capito che anche in Italia sarebbe diventato una possibilità”.

“I miei hobby? Ne ho tanti, non amo andare in discoteca come tante ragazze. Mi piace il cinema, leggere e sto imparando a suonare la chitarra. E gioco alla play. Amo i film storici, specialmente quelli che parlano del periodo nazista. Il mio film preferito è ‘La vita è bella’, lo conosco a memoria, lo avrò visto almeno 25 volte. Mi piacciono molto questo genere di film perché ti trasmettono tanto. Non ho un chitarrista preferito, mi diletto a strimpellare davanti ad un falò. Ma come ho detto sto imparando. Sto leggendo la biografia di Van basten. Mi rispecchio molto in quello che leggo perché spesso mi pongo delle domande calcisticamente parlando, e sto riscontrando di non essere l’unica”.

“Quando ho conosciuto Van Basten ero emozionantissima. Mi sono sentita una privilegiata perché chiunque vorrebbe conoscerlo. È un ricordo che mi porterò dentro per sempre. È una persona genuina, leggera.. ecco perché ho voluto leggere il suo libro. Ho conversato pochi minuti con lui ma ho capito che grande uomo è oltre al grande giocatore che è stato”.

“Le parole di Gazidis? Sono state fondamentali per noi. È stato un messaggio importante che ci ha trasmesso positività e motivazione. Sappiamo quanto creda nel calcio femminile. Siamo state molto contente di averle ascoltate e ci hanno motivato ancor di più”.

Credit Photo: Alessio Boschi