Purtroppo oggi vi offro un caffè senza zucchero, l’eliminazione delle nostre Azzurre dall’Europeo 2022 ad opera del Belgio, che ha lasciato in tutti noi, che amiamo alla follia il nostro movimento, un retrogusto molto amaro.

Amaro perché anche nella terza partita con il Belgio le nostre ragazze sono state vittime della paura con la quale hanno giocato questa partita e alla prima vera occasione hanno preso l’ennesimo goal, senza riuscire a mettere in campo la solita e conosciuta spensieratezza e allegria che avevamo visto nel Mondiale e poi a seguire.

Sì, le Azzurre hanno mostrato tanta paura ad attaccare la porta, bloccate sulle fasce, non hanno mai spinto a dovere come dovevano fare, e poi hanno avuto poche idee e tanta confusione. Questa Nazionale ha deluso, dopo 40 e passa giorni di ritiro, le Azzurre si sono fatte schiacciare delle stesse aspettative che noi tutti e loro in primis avevano creato, parlando ai vari microfoni di questo Europeo.

Ovvio con la Francia si poteva perdere ma non così male, la questione è che abbiamo avuto due partite, contro l’Islanda e il Belgio, totalmente alla nostra portata, o meglio a quella che era l’Italia prima dell’Europeo, ma siamo stati capaci di sbagliarle completamente.

Sono finiti così gli Europei di calcio Femminile per la Nazionale Italiana di Milena Bertolini. Le Azzurre hanno lasciato il campo in seguito alla sconfitta contro il Belgio. Infatti era necessaria una loro vittoria per potere passare il turno, invece è arrivata una sconfitta. La partenza dell’Italia nel primo tempo era stata buona: ci sono state occasioni per Girelli, Bonansea e Giugliano. All’inizio del secondo tempo De Caigny ha portato, però, in vantaggio il Belgio. Girelli ha colpito la traversa. Le Azzurre ci hanno provato fino alla fine ma il risultato è rimasto invariato. Il Belgio ha vinto e Italia è stata eliminata.

Cosa aggiungere?

Per quanto mi riguarda, non avevo visto mai una Nazionale con le idee così confuse. Un’assenza di gioco e tanta paura delle giocatrici. Non avevo sentito mai parlare di sfortuna dalle commentatrici se si prende una traversa con un tiro costruito da un’azione veramente seria e degna di questo nome. Non avevo nemmeno visto mai così tanti tentativi individuali sperando di potere buttare la palla in porta a casaccio perché forse entrerà.

Amo il calcio, specie quello femminile, lo rispetto in quanto lo ritengo sincero e non voglio nascondere le critiche.

Ho notato che fin dall’inizio c’era solo nervosismo in campo, non c’era gruppo e non c’era gioco, quindi che dire?

Che meritavamo di uscire!  

Amare una squadra non significa nasconderne i problemi.

La mia speranza è che questo ci serva in futuro a farci riflettere e a farci ripartire con qualcuno di nuovo che voglia prendersi questo incarico. Per noi e per il calcio femminile.

Danilo Billi
Danilo Billi è un giornalista pubblicista da circa 20 anni. Nativo di Bologna, ha mosso i primi passi lavorativi nella città natale nell’ambito sportivo, seguendo dapprima la Fortitudo Baseball e poi la Pallavolo femminile di San Lazzaro di Savena in serie A1. Per gli anni a seguire ha collaborato con la Lega Volley Femminile, prima di approdare a Pesaro, dove è stato capo fotografo per oltre 10 anni dell’ex Scavolini Volley di A1 e redattore a Pesaro, dove attualmente vive, per il Messaggero, il Corriere Adriatico e Pesaro Notizie (web). Si è occupato del Bologna Football Club per diverse stazioni radio emiliane, come Radio Logica e Radio Digitale, dopo di che ha iniziato a scrivere per la fanzine Cronache Bolognesi e ha collaborato con altri siti e app che si occupano, tra l’altro, di calcio femminile, che negli ultimi anni ha rappresentato la maggior parte della suo impegno giornalistico. Ha scritto due libri di narrativa attinenti al calcio Bolognese e al suo tifo e uno lo scorso anno relativo alla stagione del Bologna calcio femminile edito dalla collezione Luca e Lamberto Bertozzi.