Tra le aziende italiane che rappresentano un vanto nel mondo e che rappresentano in maniera limpida quello che significa, ad oggi, Made in Italy, Legea merita senza dubbio un posto d’onore. Il primo stabilimento prende vita nel 1965 a Pompei (provincia di Napoli), grazie all’intuito del fondatore Antonio Acanfora (folle e innovatore) e si sviluppa sotto la direzione dei tre figli della coppia, Luigi, Emilia e Giovanni (il nome del brand è formato dalle iniziali dei membri della famiglia Acanfora).

Calcio Femminile Italiano ha raggiunto Legea per un’intervista in esclusiva che racconti la loro visione dello sport e i loro valori, con uno sguardo al futuro senza però perdere di vista la tradizione che rappresenta l’autenticità.

La filosofia dell’azienda affonda le sue radici in un connubio di innovazione, qualità e un forte legame con il mondo dello sport, inteso non come business ma come puro interesse verso chiunque pratichi una disciplina. Chi veste Legea deve sentirsi incluso in una comunità che fa di disciplina e rispetto (per la famiglia, per il gruppo dei pari ma anche per l’ambiente).
La filosofia di Legea è radicata nell’innovazione, nella qualità e nel legame con il mondo dello sport. Ogni prodotto che creiamo nasce dalla passione per lo sport e da un impegno verso le persone e le comunità che lo praticano. I nostri valori fondamentali sono l’attenzione al cliente, la sostenibilità e la costante ricerca dell’eccellenza. Vogliamo che chi indossa Legea si senta non solo supportato nei suoi allenamenti o nelle sue competizioni, ma anche parte di una comunità che crede nella disciplina, nella famiglia e nel rispetto dell’ambiente”.

Gli obiettivi dell’azienda sono tanti e ambiziosi, ma consapevoli del grande valore del prodotto offerto. Si intende, infatti, rivolgersi verso i paesi con un mercato emergente: una partita tutta da giocare e da vincere, così come l’utilizzo di pratiche il più possibile ecologiche. Ci si trova, infatti, in un momento storico in cui la sostenibilità è l’unica via per mantenere un equilibrio con il Pianeta che ci ospita. A questo, come già accennato in precedenza, si unisce l’attenzione particolare al cliente (in questo caso alle società che devono trovare in Legea una confort zone).
“I nostri obiettivi principali sono l’espansione internazionale, con un focus particolare sui mercati emergenti come l’America Latina, l’Asia e l’Africa. Inoltre, stiamo ponendo un forte accento sulla sostenibilità, cercando di integrare pratiche ecologiche in ogni aspetto della nostra produzione. A livello aziendale, puntiamo a consolidare il nostro posizionamento come uno dei principali marchi italiani nell’abbigliamento sportivo, offrendo un servizio personalizzato per ogni cliente e squadra”.

Parlando di progresso è inevitabile trattare anche l’argomento della parità di genere. La tematica tocca tutte ogni aspetto della vita odierna dal lavoro allo svago e allo sport. Se riflettiamo su quanto ottenuto dalle sportive quest’anno, a quanto siano d’ispirazione con il loro impegno e applicazione nelle proprie attività non possiamo che sperare che questo non sia un punto d’arrivo ma una nuova partenza, verso obiettivi ancora più alti. Legea supporta lo sport al femminile e lo dimostra ogni volta che ne ha la possibilità con collaborazioni e partnership.
“Sì, crediamo che i progressi verso la parità di genere stiano facendo la loro strada anche nel mondo dello sport. Vedere un numero crescente di donne che competono ai massimi livelli è sicuramente una grande fonte di ispirazione. Lo sport femminile sta acquisendo visibilità e riconoscimento, e noi di Legea siamo orgogliosi di supportare atlete e squadre femminili, contribuendo con i nostri prodotti a garantirne il miglior rendimento possibile. Crediamo che il nostro impegno verso la parità di genere debba essere evidente anche nelle nostre scelte e collaborazioni, portando sempre maggiore attenzione e valore al calcio e agli altri sport praticati dalle donne”.

Tramite la sponsorizzazione i valori del brand prendono vita, con figure da cui trarre ispirazione ed esempio. Legea non deve essere solo un logo da porre su una tuta o un completo sportivo, ma simbolo di un modo di pensare che si rispecchia nei valori dello sport: vita sana, dinamica e responsabile.
Vogliamo che il nostro brand non sia solo un marchio che veste gli atleti, ma che diventi simbolo di una filosofia di vita sana, dinamica e responsabile”.

In conclusione, citando Simone de Beauvoir, filosofa, scrittrice, saggista e figura di spicco del femminismo “Non si nasce donne, lo si diventa”. Questo, in termini odierni, significa che una donna che, nel proprio campo, si mette in gioco, gareggia e lotta dimostra giorno dopo giorno il suo valore. Legea si schiera al fianco delle atlete che rappresentano lo sport nella sua essenza con l’intento di celebrare ogni passo compiuto e traguardo raggiunto.

La figura femminile nello sport è un esempio straordinario di forza interiore, resilienza e determinazione. Le atlete di oggi, con il loro impegno e passione, stanno aprendo nuovi orizzonti e sfidando schemi consolidati, dimostrando che lo sport è un terreno in cui ciascuno può esprimere al meglio il proprio potenziale, senza barriere. Per Legea, il legame con lo sport femminile va oltre la performance, è una valorizzazione dei principi di inclusività ed eccellenza. Come disse Simone de Beauvoir: “Non si nasce donne, lo si diventa.” Ogni donna che scende in campo, che gareggia e lotta, dimostra quotidianamente il proprio valore, non solo come atleta, ma come simbolo di una società che avanza. Per noi, l’impegno è quello di stare al fianco di tutte le donne nello sport, supportandole nella realizzazione del loro potenziale e celebrando ogni passo verso un futuro più equo e ispirante. Lo sport, nella sua essenza più pura, è un linguaggio che trascende ogni barriera, e crediamo fermamente che le donne, con la loro energia e spirito indomito, siano una forza trasformativa per l’intero mondo sportivo”.

CALCIO FEMMINILE ITALIANO RINGRAZIA LEGEA PER LA DISPONIBILITA’ CONCESSACI IN QUEST’INTERVISTA

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.