Passare dai colli bolognesi, spazio che sa di famiglia e casa, a una globalità che invece calca anche i palchi più prestigiosi del mondo è un successo che non è stato portato avanti in un giorno. L’azienda bolognese Macron, leader nello sportswear, ha costruito nel giro di pochi decenni un impero che continua a espandersi e a non perdere mai di vista inclusione, globalità e parità di genere. Uno degli ambiti su cui l’Azienda italiana si è concentrata fin dal primo pezzo di stoffa è lo sport al femminile, puntando a farlo diventare uno dei suoi fiori all’occhiello, dimostrandosi una realtà all’avanguardia.
La Redazione di Calcio Femminile Italiano si è interfacciata con l’Azienda e ha analizzato il suo impegno nel settore e nell’evoluzione al femminile dello sport.
Macron è un’Azienda che al momento sponsorizza, tra le altre Società, il Bologna Femminile, i cui colori e la cui città sono stati il punto di partenza per un percorso che negli anni è arrivato alla caratura internazionale con valori di fatturato importanti e di prestigio: «Guardare al percorso di crescita di Macron ci dà certamente un senso di orgoglio e responsabilità. Siamo partiti da Bologna e, attraverso il duro lavoro quotidiano di un team appassionato, siamo diventati un punto di riferimento internazionale nello sportswear, arrivando a superare i 240 milioni di fatturato annui», l’abbigliamento sportivo proposto da Macron non solo mira a fornire i giusti strumenti alle atlete e agli atleti, bensì anche a seguire le mode e, talvolta, a dettarle, come dimostrato dalla collezione lanciata in occasione della diffusione capillare del blokecore – indossare un capo sportivo, per esempio la maglia di una calciatrice, in contesti di tutt’altro genere.
Macron ha ben chiare quelle che sono le linee guida da cui prendere spunto per non fermarsi qui: «I nostri obiettivi futuri seguono la stessa direzione, puntando a fare sempre meglio ciò che già facciamo molto bene. Vogliamo continuare a crescere su scala globale, investendo nella ricerca e nello sviluppo dei nostri prodotti, ampliando le collaborazioni con Club e federazioni e contribuendo allo sviluppo dello sport a tutti i livelli. Il nostro destino è scritto anche nel nome Macron, che deriva dal greco makrós, “grande”: l’obiettivo è infatti quello di continuare a costruire una grande azienda italiana dello sport.»
Per “diventare grandi”, lo stesso obiettivo che si sta ponendo il calcio femminile, si deve partire da fondamenta solide. Macron ha avviato il proprio percorso in quest’ambito focalizzandosi non solo sul calcio, in quanto un altro sport che è rappresentativo e al meglio incarna i valori dell’azienda è il rugby, una delle basi di partenza dell’azienda: «Il rugby è parte del nostro DNA: è uno sport che incarna valori che sentiamo profondamente nostri e, grazie a questa affinità, siamo diventati uno dei brand di riferimento del rugby internazionale, vestendo 3 delle 6 Nazionali del Sei Nazioni e 7 delle 20 squadre presenti agli ultimi Mondiali in Francia 2023. Il nostro impegno con club e Nazionali si esprime da sempre sia nel maschile che nel femminile. Agli ultimi Mondiali eravamo presenti con 5 Nazionali, e siamo particolarmente orgogliosi della visibilità raggiunta, anche alla luce del percorso del Canada arrivato fino alla finale.»
Macron ha anche avuto il compito e l’onore di disegnare la maglia azzurra delle rugbiste per la scorsa estate, un aspetto che ha incentivato ancora di più verso la precisione e la cura nei dettagli, nonché verso un monito di orgoglio per la diffusione di questo sport al femminile che, come il calcio, sta riuscendo a dire la sua: «Nel disegnare la divisa azzurra femminile abbiamo provato entusiasmo e senso di responsabilità, come accade per ogni nostra squadra: volevamo un prodotto che rendesse giustizia al talento, alla determinazione e alla storia delle atlete. È stato un traguardo importante per noi e, soprattutto, un contributo concreto a uno sport che sta conquistando sempre più spazio e riconoscimento.”
«Per Macron lo sport è sport, a prescindere dal genere di chi lo pratica. Nel nostro percorso di crescita non abbiamo mai fatto alcun tipo di distinzione: la nostra missione è sempre stata quella di supportare atleti e atlete, aiutandoli ad esprimere la miglior versione di sé, attraverso capi altamente performanti ed esteticamente ricercati», il messaggio che Macron ha sempre sentito suo è dare il giusto peso a ogni atleta perché si senta rappresentato a prescindere dallo sport medesimo e dal genere.
Lo sport al femminile è riuscito a conquistare un posto importante nella percezione della Società e Macron si è reso artefice di parte di questo cambiamento graduale che rende lo sport “di tutti”: «Parallelamente, negli anni abbiamo osservato con grande interesse e particolare apprezzamento la crescita del movimento sportivo femminile. È un’evoluzione importante, che ha portato nuove energie, nuovi modelli e nuove storie nello sport. Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo percorso con la nostra visione di uno sport davvero per tutti.»
I valori che Macron si è proposto fin dal primo giorno perseguono l’obiettivo di garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori pari opportunità, incasellandosi in un sistema in cui la parità di genere è la punta di diamante: «All’interno dell’azienda lavoriamo per costruire un ambiente in cui ogni persona possa esprimere il proprio talento. I nostri pilastri sono chiari:
• merito e competenze come criteri guida;
• formazione continua per sviluppare leadership consapevoli e inclusive;
• valorizzazione delle diversità, perché crediamo che esperienze e punti di vista differenti siano una ricchezza;
• politiche di welfare e flessibilità, che supportano l’equilibrio tra vita privata e professionale.»
Il calcio femminile, che spesso indossa le divise disegnate dalle artiste – è il caso di dirlo – che lavorano per Macron, si sta lentamente espandendo. Come ha dimostrato l’Azienda bolognese in poche decine di anni, spesso un cambiamento lento alla cui base soggiacciono il duro lavoro, l’impegno e la perseveranza dà vita a un progetto che regala soddisfazioni, ciò che Macron si auspica di vedere anche nella declinazione al femminile di questo sport: «Il calcio femminile oggi sta affrontando sfide importanti: visibilità, investimenti, infrastrutture. Ma sono ostacoli che racchiudono un potenziale enorme. Noi crediamo in un futuro in cui il calcio femminile sia riconosciuto come parte integrante e inscindibile del calcio. E continueremo a dare il nostro contributo affinché questo percorso di crescita si consolidi.»
Si ringrazia Macron per il tempo e la grandissima disponibilità.






