Nel prossimo torneo d’Eccellenza laziale, come in quello passato, la Woman Atletico Lodigiani sarà ai nastri di partenza del campionato. La società cara al presidente Camillo Carlini, guidata da Alfio Serafico, punterà sul capitano Giorgia Fava. Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, la ventunenne, difensore centrale, originaria di Monte Porzio Catone al suo secondo anno con le biancorosse.

Giorgia come hai iniziato a giocare a calcio?
Prima del calcio, ho praticato per 10 anni a basket, giocando anche in squadre prestigiose come la Stella Azzurra. La mia passione per il pallone però nel corso di questi anni è stata sempre molto presente, grazie anche alla passione trasmessa da mio padre, mio fratello e da mia madre. Il loro supporto infatti è sempre presente, da quando ho iniziato fino ad oggi. Vedere delle foto di mia madre giocare a calcio ha acceso in me sempre di più la voglia di praticare questo sport”.

Giochi a calcio da 5 anni e dal passato campionato sei alla Lodigiani giusto?
“Si ho iniziato con la Lupa Frascati, dove il primo anno si aprì un nuovo mondo per me. Nuove compagne di squadra, nuovi allenamenti, nuovo mister e tante altre cose. In quella stagione giocai soltanto 5 minuti in tutto l’anno. Poi però, grazie alla passione, alla determinazione, alla grinta e ai miei obiettivi personali, mi ritrovai ad affrontare le partite quasi sempre titolare, fino ad arrivare a giocare dallo scorso anno, nella Woman Atletico Lodigiani. Qui ho riscoperto il ruolo di difensore centrale, e di avere l’onore di portare la fascia da capitano. Questo ruolo per me è di grande importanza, poiché mio padre rimase capitano della sua squadra per tutta la sua carriera calcistica”.

Come è andata per voi la scorsa stagione?
“Nella scorsa stagione, l’obiettivo era già alto, volevamo far conoscere a tutti questo nuovo progetto finanziato dal nostro presidente Camillo Carlini, al quale vanno i più veri riconoscimenti per la passione e l’interesse che ha nella crescita nostra e del calcio femminile in generale. L’anno passato abbiamo riscontrato alcuni problemi, come succede spesso per le nuove squadre appena nate. Grazie al nostro staff, e a tutta la squadra, la stagione è conclusa con un discreto piazzamento seguito da un buon gioco di squadra e da una grande crescita calcistica”.

Come è stato per te stare lontano dai campi durante la quarantena?
“Durante la quarantena ho sentito molto la mancanza del poter giocare a calcio. Mi mancava il campo, il pallone, le mie compagne di squadra, la fascia da capitano, lo staff, l’ansia e l’emozione prima di una partita della domenica, tutto. Quando è arrivato finalmente il giorno del ritorno sui campi di calcio l’adrenalina e l’agitazione salì a mille, l’idea di riaffrontare una nuova stagione con un nuovo mister, un nuovo staff e nuove compagne di squadra mi creò molta curiosità e voglia di iniziare a giocare”.

Per questo nuovo campionato dove volete arrivare?
“Gli obiettivi per questa nuova stagione sono gli stessi della precedente. Si punta a crescere tutte insieme e ad arrivare in alto. Questo pensiero verrà accompagnato grazie all’aiuto sempre del nostro presidente e la collaborazione del nostro mister Alfio Serafico e di tutto il nostro staff, il preparatore atletico Roberto Dell’Ova, mister Antonello Tavoletta e mister Luca Mizitelli, il preparatore dei portieri Francesco Evangelisti, il nostro responsabile Angelo Mandolesi e la nostra dirigente Stefania De Santics”.

Quale è il tuo giudizio sul mondo del calcio nel Lazio?
“Il calcio femminile nel Lazio si sta sviluppando molto. Ogni anno le squadre femminili diventano sempre più numerose, i campionati si fanno maggiormente interessanti e competitivi. Questo sviluppo fa capire come il calcio femminile sta prendendo importanza nel nostro Paese e non solo. E’ bello poter far capire attraverso un pallone e un campo che il calcio non è fatto solo per uomini, che anche noi donne siamo in grado di trasmettere emozioni forti giocando ad uno dei sport più belli del mondo. Un concetto che tengo molto a trasmettere soprattutto alle nostre piccoline della Woman Atletico Lodigiani del settore giovanile, alle quali auguro un giorno, di poter vestire la maglia della nostra prima squadra”.

Quale è il tuo ricordo più bello legato a questo sport?
“Sono due i ricordi più belli che ho nel corso di questi 5 anni. Il primo l’emozione di giocare a 17 anni, con la Lupa Frascati, una finale da titolare per passaggio in Serie B. Il secondo, il più importante, di poter rappresentare con la fascia da capitano la mia squadra di cui ne vado molto fiera, giorno per giorno”.