Il Genoa è ripartito col botto, battendo il Torino per 4-2 e salendo così al quarto posto del Girone A di Serie C. Nella formazione ligure figura Carola Spotorno, difensore classe 2002 e al quarto anno con le genoane e che in questa stagione ha realizzato una rete. La nostra Redazione ha raggiunto Carola ai nostri microfoni.

Carola cosa vuole dire per te giocare per il Genoa?
«Per me giocare per il Genoa è una grande soddisfazione, visto che gioco in una società professionistica, ed è molto bello fare questo salto di qualità e arrivare fino qua».

Com’è partita la tua storia d’amore con il calcio?
«Sin da piccola giocavo con i miei amici maschi nella piazzetta di Celle Ligure, paese in cui vivo. Mia mamma inizialmente non voleva farmi giocare a calcio, perché diceva che era unno sport da maschi e non andava bene per le femmine, quindi ho fatto danza e altri sport, poi alla fine l’ho convinta portandomi al campo di allenamento della squadra di Celle».

Cos’è per te essere un difensore?
«Difendere vuol dire non prendere gol la domenica, ma la cosa più bella è fermare l0attaccante ed svitare di segnare».

Raccontaci il tuo percorso calcistico.
«Ho iniziato a dieci anni nel Riviera, che è la squadra di Celle Ligure, prima a sette e poi a undici con i miei compagni delle medie. A quattordici anni ho fatto il provino con il Genoa e alla fine mi hanno presa».

Quest’anno siete partite bene in Serie C: dove può arrivare questo Genoa?
«Secondo me abbiamo un grande potenziale, possiamo crescere ancora e puntare alle zone alte del campionato».

Contro l’Alessandria hai segnato una delle reti che hanno valso il pareggio genoano: che sensazioni hai provato?
«È stata una grande emozione, perché io non segno sempre, e con quelle volte che realizzo è qualcosa di unico, soprattutto in un campionato importante come quello di Serie C».

Come hai affrontato il periodo di sosta forzata?
«Diciamo che l’ho affrontato abbastanza bene, anche se la sosta forzata è stata una batosta per tutte le mie compagne».

Ripartenza col botto per voi, visto che avete battuto una formazione di livello come il Torino.
«Sapevamo che il Torino era una delle squadre più forti del campionato, ma siamo andate con grinta e determinazione, preparando bene la partita e portando a casa la vittoria».

Come lo hai visto il girone A di Serie C?
«Sarà un girone molto aperto, in cui nessuna può prevalere: è bello, perché possiamo giocarcela con tutte».

Cosa pensi del calcio femminile italiano?
«Il calcio femminile italiano si sta facendo vedere e sentire sui giornali, finalmente ha una certa importanza rispetto agli anni precedenti».

Come lo valuti il professionismo femminile che arriverà tra due anni?
«Speriamo che arrivi il professionismo, perché le giocatrici devono essere messe alla pari con i maschi, sarebbe molto importante per l movimento femminile, così possiamo avere le stesse opportunità che hanno gli uomini».

Come sei fuori dal campo?
«Mi piace uscire con gli amici, ma allo stesso tempo sto studiano all’Università di Genova nella Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche».

Che aspettative hai nei prossimi anni?
 «Mi pacerebbe giocare ancora a calcio, studiare, laurearmi, perché al giorno d’oggi è importante avere un laurea ed essere cosa si vuole fare nella vita e trovare un lavoro».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Carola Spotorno per la disponibilità.

Photo Credit: Genoa CFC

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.