lazio-calcio-femminile-elisa-settimi

Nell’ultimo torneo di Eccellenza laziale tra i quindici club ripartiti presente era anche la SS Lazio Calcio Femminile. La società biancoceleste, presieduta da Stefano Tosoni, è stata guidata in stagione da Mirko Petrianni. Tra le ragazze in organico uno degli elementi più validi è stata Elisa Settimi, difensore classe ’88. di Cantalupo in Sabina. Abbiamo raggiunto la calciatrice, che in carriera ha vestito anche la casacca del Perugia, per un botta e risposta sull’ultima annata delle laziali.

Elisa come è stato ripartire in estate dopo lo stop? Quante riconferme ci sono state del gruppo dell’anno precedente?
“Il gruppo del passato campionato è stato più o meno confermato all’inizio della stagione da poco conclusa. Ripartire in estate dopo lo stop è stato più difficile del solito e giocare partite più ravvicinate e con temperature elevate ha complicato un po’ tutto. Io dopo la morte di mia mamma avvenuta a maggio del 2020 non vedevo l’ora di scendere in campo, salutarla con un bacio verso il cielo e il mio solito segno della croce toccando l’erba del campo. Non vedevo l’ora di tornare a segnare, a gonfiare quella maledetta rete, dedicargli ogni goal e renderla orgogliosa di me”.

L’Eccellenza laziale stava per ripartire a novembre. Eravate pronti a scendere di nuovo in campo? Quali erano gli umori all’interno del gruppo?
“Per la ripartenza di novembre eravamo pronte, unite, compatte e felici di tornare a scendere in campo dopo i tanti sacrifici fatti. Non vedevamo tutte l’ora di tornare a giocare. Gli umori all’interno del gruppo erano positivi. Tutte molto entusiaste di ripartire e cariche per dare il proprio meglio”.

Poi però il nuovo stop. Come l’avete vissuta e come sono stati i mesi successivi?
“Sicuramente è stato un periodo non semplice. La cosa che ha maggiormente reso tutto complesso è stato lo svolgimento degli allenamenti in rispetto dei protocolli di sicurezza. Abbiamo vissuto la situazione molto negativamente. Di nuovo il nostro sogno veniva infranto, dopo tanti sacrifici e nel momento migliore dell’anno. Allenarsi senza l’obiettivo della partita alla domenica non era la stessa gioia di sempre “.

Ad aprile finalmente il nuovo start. Quando avete saputo di poter tornare in campo? Quali erano i propositi di squadra e quale i tuoi?
“Siamo tutte rinate e tornate ad essere felici. Dopo mesi di allenamenti, finalmente i nostri sacrifici non erano andati vani. Le speranze di far hanno riacceso i nostri cuori. I propositi della squadra erano quelli di vincere il campionato, creare un bel gruppo, sviluppare il settore giovanile della primavera.  I miravo alla presa della forma sportiva, la conquista del posto da titolare, tenere la difesa migliore del campionato, la costruzione di un buon gioco tecnico e come un sogno la conquista della fascia da capitano”.

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? Come ha valutato il livello del torneo?
“Per noi il campionato appena concluso è stato un campionato nuovo e anomalo. Soprattutto per i continui controlli medici, il rispetto delle norme per il contenimento del Covid, lo svolgimento di allenamenti con esercizi svolti per evitare assembramento. Il livello del torneo molto buono. Più elevato del solito, con ragazze scese da serie superiori per tentare di vincere il campionato. Le società poi hanno fatto maggiori investimenti sulle ragazze e sullo staff tecnico”.

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
Ho legato molto con la società e con le ragazze. In particolare con Luisiana, Anna, con il presidente e con il mister. Abitando a più di 100 chilometri di distanza, non mi hanno mai fatta sentire sola. Mi hanno sempre ospitato a casa loro e fatta sentire non solo una compagna di squadra, ma un’amica, una sorella e parte delle loro famiglie. Mi hanno mostrato soprattutto tanta vicinanza e tanto affetto nel momento peggiore della mia vita a causa della morte di mia mamma dove mi sentivo molto triste e sola e pensavo di non riuscire a disputare gare”.

Quali saranno gli obiettivi del club?
 “Gli obiettivi sono gli stessi di sempre: portare la squadra a giocare un grande calcio, dare grandi soddisfazioni alla società e rendere orgogliosi di noi mister e presidente. Confidiamo quest’anno nel rinforzo della rosa e nella vittoria del campionato visto che a squadra è stata finalmente riportata a Roma”.

In ottica futura rimarrai ancora con questa maglia?
“Mi vedo solo con questa maglia biancazzurra e con l’aquila sul petto. Ho ricevuto numerose proposte da parte di molte società, anche di calcio a 5. Ma da tifosa e calciatrice laziale non riesco a vedermi con altri colori addosso. Devo dire grazie a mio papà che mi ha trasmesso la passione per questo sport e mia mamma lassù in cielo”.