Il Città Di Varese si appresta a partecipare per la prima volta ad un campionato di calcio femminile, e lo farà disputando il Girone A di Promozione Lombardia. Ma come sarà il progetto in rosa della società biancorossa? Per questo ci siamo quindi rivolti al Responsabile Settore Femminile della dirigenza varesina Claudio Vincenzi.

Claudio cos’è per lei il calcio femminile?
«Per me è una passione che è venuta quando mi sono avvicinato sei anni fa a questo mondo, e da lì in avanti questa passione si è sviluppata ancora di più. Qui ho trovato un calcio puro».

Cosa le ha colpito del progetto femminile Città Di Varese?
«Nel 2015 ero Responsabile con un’altra società di calcio, poi da quest’anno siamo diventati Città Di Varese. Il progetto mi ha colpito perché rappresenta il livello più alto del calcio varesino, e far parte di questa società è allettante e ci dà un carico di responsabilità importante. Il progetto è ambizioso, sia nel maschile che nel femminile».

Com’è stata realizzata la Prima Squadra che parteciperà al Girone A di Promozione?
«La squadra ha giocatrici di esperienza, perché abbiamo una buona struttura di base, con innesti importanti, soprattutto quello di Michela Lunardi, che ha passato due anni fuori dal campo per infortunio, da lei ci aspettiamo il giusto. L’allenatore sarà Andrea Bottarelli, che è alla sua prima esperienza nel calcio femminile, ma è molto entusiasta. L’obiettivo è quello di centrare i playoff e se arriverà qualcosa di più ben venga».

Sul Settore Giovanile la società come si sta attrezzando?
«Tengo molto al progetto delle giovanili, ma allo stesso tempo complicato, perché le ragazze sono sparse per la provincia. Sarebbe una grandissima spinta mediatica avere una formazione giovanile. Vorrei fare una Under 15, ma non nascondo le difficoltà per creare una squadra: sarà difficile, ma se non riusciremo quest’anno, vorremo farlo nel prossimo futuro».

Come sta vedendo il calcio femminile lombardo?
«Quando sono entrato nel calcio femminile vedevo un livello basso, poi negli ultimi due anni qualcosa è cambiato, segno che il livello del movimento in rosa, sia in Eccellenza che in Promozione, è in crescita».

E sul professionismo?
«Se vogliamo competere con le altre nazioni, è giusto che Serie A e B siano professioniste, il resto deve rimanere dilettante, che sarà ancora alla base del movimento».

Che sogno vorrebbe realizzare per il Città Di Varese Femminile?
«Mi piacerebbe fare benissimo quest’anno e impostare la prossima stagione altrettanto e arrivare nel giro di tre anni la Serie C. Non sarà facile, ma bisognerà provarci».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Città Di Varese e Claudio Vincenzi per la disponibilità.

Photo Credit: Città Di Varese

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.