La Polisportiva Città di Segrate, in attesa del recupero col Città di Cornate, è all’ottavo posto del Girone B di Promozione Lombardia con tredici punti, frutto di tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. La squadra vuole puntare ai playoff, e può contare sui gol di Giulia Ferrari, centrocampista classe ’99 e, al suo quarto anno con le, ha totalizzato in dieci turni nove gol. La nostra Redazione ha raggiunto Giulia per risponderci alle nostre domande.

Giulia, cos’è per te il Città di Segrate?
«Per me il Città di Segrate è come una famiglia, anzi una seconda famiglia. Sto crescendo e sono cresciuta tanto con questo gruppo, ho vissuto gli anni più belli della mia adolescenza con tutte le mie compagne e chi più e chi meno fa parte del mio cuore. Stiamo crescendo tanto anche come società e come modo di vedere il calcio femminile; speriamo in tanti miglioramenti sia da parte di tutto il gruppo squadra che da tutta la società. È bene credere e fidarsi di ognuno di noi. Penso che solo con fiducia e rispetto reciproco si può crescere e migliorare sempre di più».

Come hai capito che il calcio sarebbe stato il tuo sport?
«Arrivo da una famiglia dove il calcio non è di gran lunga uno sport seguitissimo. Mia mamma che quando mi veniva a vedere pensava che dovessimo segnare dalla parte opposta, mio padre si è appassionato molto di più da quando ho iniziato io ad appassionarmi a questo sport che amo oggi. Ho capito che stava diventando importante quando in verità sin da subito. Ho cominciato all’età di cinque anni con i maschi nella squadra dell’oratorio di Cologno Monzese, la città nella quale vivo e fin da subito non vedevo l’ora arrivasse il giorno per allenarmi o per giocare. Ho anche passato un anno il 2019 ad allenare una piccola squadra di ragazze e ragazzi più piccoli, del 2008 fino al 2010, per poter lasciare qualcosa a qualcuno di più piccolo di te. Vedere che insegni qualcosa che ti piace, penso sia la soddisfazione migliore al mondo e non dimenticherò mai nessuno di loro. Detto questo, amo tutto di questo sport. L’aria che provi mentre corri, le risate e la felicità della vittoria e anche la determinazione, la grinta e l’adrenalina che non devono mancare in nessuna prestazione».

Tu sei una centrocampista: qual è, secondo te, il pregio e il difetto che ha questo ruolo?
«Il difetto del mio ruolo è che fondamentalmente devi correre tanto, tantissimo. Il pregio secondo me, è che sei sempre nel vivo del gioco. Mi fa sentire viva giocare in fascia».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«Il mio percorso calcistico come detto in precedenza, è iniziato a cinque anni nella mia città in una squadra a sette, continuando poi in una squadra a 11 sempre dell’oratorio andando anche a vincere il campionato. Poi è proseguita per due anni nell’Ambrosiana Inter, ormai fallita per poi continuare con la Fulgor Segrate, ad oggi Città di Segrate alla quale sono molto grada di avermi dato questa possibilità».

Parliamo dell’attuale stagione con il Città di Segrate. L’ottavo posto è giusto con i tuoi obiettivi d’inizio stagione?
«Per me non è giusto, perché possiamo e dobbiamo dare molto ma molto di più. Non è giusto per il semplice fatto che siamo una bella squadra, che ha grinta e determinazione. Dobbiamo semplicemente credere di più in noi stesse, lavorare e lavorare per risollevare la nostra postazione e stima».

Secondo te dove dovrà migliorare il tuo gruppo in vista del ritorno?
«Sicuramente dovrà migliorare il pensiero, l’idea e anche un po’ di tecnica. Dovrà migliorare la testa e la nostra determinazione a portarci a casa le successive gare».

C’è poi il recupero col Città di Cornate: quali saranno gli aspetti a cui dovrà fare attenzione la tua squadra?
«Non dobbiamo aver paura di niente, non voglio dichiarare niente per scaramanzia. Io il recupero, per un mio errore, non potrò giocarla perché ho ancora da scontare una partita. Però, per scaramanzia non voglio rilasciare opinioni. Dovremmo sicuramente rimetterci in sesto e giocare come sappiamo perché lo sappiamo fare e perché un po’ ce lo dobbiamo in quanto siamo uno splendido gruppo che si conosce e gioca insieme da una vita».

In dieci giornate ha messo a referto nove reti: il tuo score ti soddisfa?
«So per certo di poter dare di più. Sono molto determinata e non mi soddisfa quasi nulla perché ho voglia di dare sempre il massimo. Però dai, non ce male no?».

Come lo valuti il Girone B di Promozione dopo la prima parte di stagione?
«Sicuramente non siamo nella posizione corretta in classifica secondo le nostre potenzialità, ci siamo adagiate ed è stato lo sbaglio più grande. Giochiamo bene con le squadre forti e male con quelle un po’ inferiori a noi, è un nostro grande difetto».

Quali possono essere i favoriti alla vittoria del campionato?
«I favoriti penso possano essere il Villa Valle che merita la posizione, ottima squadra secondo il mio punto di vista e di visone di calcio e poi noi. Al cento per cento. Chi non crede nella propria squadra? Posso magare anche sbagliarmi ma puntiamo a vincere il campionato o comunque a restare tra le prime tre squadre».

La ripartenza è ancora in bilico, visto che il Covid-19 ci sta nuovamente dando fastidio.
«Ci stiamo muovendo bene sicuramente. Siamo state fermate ancora, come noi altre categorie. Perciò staremo a vedere. C’è sicuramente una situazione più allarmante che è quella che stiamo vivendo ormai da tempo; perciò, aspetterò con ansia di poter riprendere. Già non vedo l’ora!».

Che persona sei fuori dal campo?
«Fuori dal campo, sono la stessa persona. Molto solare, competitiva, affettuosa e determinata. Studio Architettura presso il Politecnico di Milano e sono al terzo anno. Mi piace molto la mia vita sia in campo che fuori. Non chiederei di meglio! Anche se ci sono stati momenti no, il bello sta nel rialzarsi sempre e comunque. Continuare a lavorare, lavorare per sé stessi in primis. Penso che lo sport di squadra mi abbia aiutata in tanti aspetti caratteriali».

Cosa c’è nel tuo 2022?
«Nel 2022 c’è sicuramente la voglia di vivere normalmente, serenamente e puntare tanto sullo studio di ciò che mi piace fare. Il calcio per me è un hobby, con tanti obbiettivi, uno di questi è quello di arrivare prima nella classifica marcatori 2021/22, Covid permettendo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Città di Segrate e Giulia Ferrari per la disponibilità.

Photo Credit: Città di Segrate

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.