L’ennesima sconfitta nell’ultima gara dell’anno in Serie C. La retrocessione sottolinea la stagione di una squadra in difficoltà: è il caso dell’Atletico Oristano che, anche nella più recente partita, giocata con il Mittici, non è riuscita a portare a termine il risultato sperato.

In vantaggio al 12esimo minuto le ospiti con Zannoni, al 26 rispondono le sarde con un goal di Quidacciolu, finisce il primo tempo con il 2 a 1 per le trevigiane; riprende bene il gioco per l’Oristano che arriva al secondo punto, la chiude, però, il Mittici al 79′.

Un 2 a 3 che pare indicare una leggera ripresa, se non a fronte e paragone delle 19 sconfitte (6 delle quali consecutive) su 30 match, con conseguente quindicesimo posto in classifica; la situazione delle oristanesi non è delle migliori, quindi, ed i 68 goal in totale subiti pesano come macigni.

La partita, si sa, è un evento che richiede svariate applicazioni, dalle abilità tattiche e tecniche a quelle mentali, in un contesto talvolta di forte imprevedibilità che rendono la prestazione agonistica di ogni giocatrice, reparto o l’intera compagine, altamente impegnativa e costantemente sottoposta a variegati momenti di difficoltà e di svantaggio; anche un errore di gioco, una conclusione fuori di poco, una palla persa imprudentemente, un goal subito a freddo, la pressione dell’avversario, l’incapacità temporanea di reagire della squadra, sono tutte situazioni che producono nel singolo e nel gruppo stati di criticità non facili da superare e che abbassano il livello della prestazione in campo, e forse è questo il caso, ma ci si rialza sempre, e vi è la fiducia che le ragazze lo faranno.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.