Nel girone B di Serie A2 di calcio 5 femminile il Polisportiva 1980, squadra della provincia di Forlì-Cesena, occupa il settimo posto grazie ai 16 punti conquistati nelle prime 10 giornate di campionato. Nel team gialloblù romagnolo abbiamo raggiunto il pivot Luana Andreini per una breve intervista. Queste le dichiarazioni rilasciate della stessa calcettista classe ’85 da svariati anni perno della Polisportiva 1980.

La Andreini sulle aspettative di inizio anno
“Le aspettative erano sicuramente quelle di migliorare la posizione finale in classifica raggiunga la scorsa stagione, e con l’obiettivo, quindi, di arrivare ai play-off.  Sicuramente non mi aspettavo un campionato così combattuto e complicato. Di certo è stimolante per ognuna di noi perché siamo consapevoli che non bisogna sottovalutare nessun avversario. Credo che ci siano squadre ben strutturate e per questo motivo è un campionato pieno di sorprese dove tutte possono mettersi in gioco”.

La classe ’85 sulla sua stagione e non solo
“Purtroppo quest’anno non è partito nel migliore dei modi a causa di un infortunio, che mi ha tenuto fuori per gran parte della preparazione e per le prime partite del campionato. Non è stato facile rientrare all’interno della squadra a campionato iniziato con una condizione fisica non ottimale. Secondo me il punto principale da migliorare è l’aspetto mentale perché non sempre siamo brave a gestire le partite, a volte ci riesce, a volte siamo più in difficoltà. Il nostro punto di forza, invece, è quello di giocare, per alcune di noi, insieme da anni e ciò porta ad avere una maggior compattezza di squadra”.

L’augurio della calcettista per il 2023
“Alla mia squadra auguro di potersi togliere delle soddisfazioni e di arrivare sempre più in alto. In questo 2022 ci sono state diverse buone partite ma sicuramente la miglior prestazione disputata è stata quella contro il San Marino, sia a livello mentale che fisico. Invece, la partita in cui dovevamo fare meglio, è stata, secondo me, quella contro il Corticella, dove è mancata l’aggressività giusta e di certo determinati episodi non ci hanno aiutato nel risultato finale“.