Credit Photo: Andrea Amato

Doveva essere la gara della “rivincita”, dopo le sette reti dell’andata, la partita dai mille risvolti anche storici tra la Juventus ed il Milan femminile. Al Vismara le rosso-nere avevano battuto per 4 a 3  le eterne avversarie, dopo quasi quattro anni, siglando ben tre gol nel primo tempo in un match di Serie A.

Aimè, a Vinovo, sebbene di altro piglio e dinamiche di gioco la musica non è cambiata ovvero il Milan di Ganz trova, prima, il vantaggio su calcio di rigore e poi doma una Juve in dieci e raddoppia.

Una partita che ha visto con il rientro delle sue più titolare calciatrici, schierare il solito 4-2-3-1 con la ritrovata Pauline Peyraud Magnin a difendere la porta; Lenzini-Salvai-Gama e Boattin in linea difensiva; Pedersen e Rosucci nella centrale con il supporto di Grosso-Cantore e Beerensteyn ed unica punta centrale la veterana Girelli.

Ganz rispondere con un modulo speculare: Giuliani tra i pali, Bergamaschi-Nouwen-Mesjasz e Amadottir in difesa, Mascarello e Grimshaw in centro campo, ed infine Asllani- Dubcova e Thomas a supporto dell’unica punta avanzata Piemonte.

Un primo tempo che ha visto un ottimo inizio per le ospiti, che si propongono in avanti con disinvoltura sopra tutto con Thomas in fascia destra, e la difesa della Juventus con Rosucci e Gama a lottare su ogni pallone a contrastare Piemonte e Grimshaw. Le padrone di casa posseggono un buon fraseggio e costruiscono un gioco meticoloso e tecnico portando la sfera fino al centro campo, dove a contatto con le avversarie, perdono palla ed il gioco viene sistematicamente interrotto. La più determinata in campo, della prima mezz’ora, è risultata Laura Giuliani: brava a sventare i pochi tiri offensivi delle Campionesse d’Italia in carica.

Dopo quaranta minuti di perfetto equilibrio, senza troppe sorprese, dove entrambe le formazioni hanno duellato con insistenza ma senza trovare linee di tiro insidiose, è il Milan con Asllani a trovare la dinamica che cambia il risultato: tiro in area piccola con la sfera trova il gomito di Lisa Boattin, espulsione diretta e rigore, dove dal dischetto Martina Piemonte spiazza Peyraud Magnin per il vantaggio rosso nero.

La ripresa ha visto le padrone di casa, in inferiorità numerica, cercare di riprendere la gara in mano con l’ingresso di Barbara Bonansea ed Arianna Caruso. Gara che in certo verso ha visto le padrone di casa padrone del campo, con più volontà al tiro ed anche un pò sfortunate, ma è ancora Giuliani a fare la differenza. Il Milan trova i giusti spazi e raddoppia con Lindsey Thomas, bestia nera della bianco nere: ben cinque le reti inflitte alla vecchia signora. A nulla serve la rete della bandiera di Gunnarsdottir, una partita che segnata da un episodio ha condannato le undici di Montemurro ad una amara sconfitta, nonostante tanta determinazione, che le vede così alla pari in classifica (sempre in seconda posizione) con la Fiorentina. Il prossimo week-end vi sarà, pertanto, il duello della verità: a Sesto fiorentino le bianco nere dovranno dimostrare sul campo il loro vero valore in questo avvincente campionato.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.