©SMAcademy

L’Academy esce con un leggero amaro in bocca dal Sinergy Stadium, casa del Chievo. Domenica, infatti, lo scontro tra le due si è concluso con la vittoria delle padrone di casa, che sono riuscite a mettere a segno, con freddezza, due reti nel secondo tempo. Nei minuti finali, grazie alla rete di Barbieri su assist di Brambilla, la squadra ospite è riuscita ad avvicinare il punteggio, ma il cronometro non è stato il miglior alleato e, purtroppo, si è dovuta arrendere all’1-2. Le possibilità ci sono sicuramente state, ma è mancata la cattiveria ed il cinismo giusti per poter trovare un secondo goal e provare a pareggiarla. A ribadirlo la coach delle biancoazzurre Giulia Domenichetti, che si é espressa in merito alla prestazione delle sue ragazze, e che, con molta sportività, ha plaudito quella delle gialloblù, uscite vincenti dallo scontro: “Ci abbiamo provato; nel primo tempo abbiamo messo molta poca intensità e ci siamo accontentate a tratti; i ritmi non erano altissimi… qualche occasione sfruttata meglio, serviva un po’ più di cattiveria in fase di finalizzazione. Il Chievo è una squadra con la quale devi cercare di essere più incisivo quando hai spazio. Fa piacere aver fatto almeno il goal della bandiera, penso che le ragazze se lo meritassero, ma serve a poco”.

Tra i vari cambi decisi durante i 90 minuti, non è mancato il ritorno di Montalti dopo l’infortunio al braccio, e quello di Pirini, che ha dato il proprio contributo al gruppo in Prima Squadra dopo la bella parentesi in Primavera: “Pirini è a singhiozzo con noi ormai da un po’ e penso si meriti di tastare un po’ il terreno della serie B, serve a lei, a noi, al futuro. Montalti è rientrata dopo l’infortunio e ci fa felici che possa anche lei toccare il campo prima della fine del campionato“.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.