Attaccante, classe ’93, Erika Moretti è ormai una certezza per il San Bernardo Luserna: dal suo ingresso nel 2014, ha portato la squadra in serie A per poi rimanerle fedele anche dopo la retrocessione. Ma nel suo curriculum c’è molto altro: i tanti anni al Torino CF, con cui ha vinto tre campionati Primavera e ha esordito in serie A, la stagione con l’ASD Femminile Juventus Torino e l’esperienza con la Nazionale Under 17. Obiettivo per quest’anno? “La promozione”, spiega Erika Moretti: “Sarebbe una bella rivincita”.

Con sette reti dall’inizio del campionato sei in testa alla classifica marcatori del girone A: quale è stato il gol più bello, più importante o che ricordi con maggiore emozione?
Tra questi sicuramente ricordo il gol segnato nel match contro la Lavagnese (concluso 2-0 per il Luserna, ndr), concorrente per i primi posti della classifica: ha cambiato una partita fin lì molto equilibrata. Era il minuto 67′ circa, abbiamo guadagnato un calcio di punizione 10 metri fuori dall’area di rigore spostato sul lato destro del campo: ero l’unica mancina in campo, quella per me era la posizione ideale… le mie compagne si sono avvicinate incoraggiandomi! Sapevo che poteva essere un’occasione importante dato l’equilibrio della gara. Ho calciato e quando ho visto la palla insaccarsi sotto la traversa mi sono lasciata travolgere dall’entusiasmo della squadra. Sono momenti sempre belli, soprattutto per un attaccante.

Per il Luserna, in cui militi dal 2014, sei ormai una veterana. Hai portato questa squadra in Serie A e poi hai vissuto la retrocessione in B: che cosa ti ha convinto a rimanere quest’anno?
Sono rimasta perché mi trovo bene con la società, che cerca di metterci a disposizione tutto il possibile ed è sempre stata corretta con le giocatrici, nonostante le difficoltà. Inoltre, tra le realtà presenti in Piemonte, penso sia quella con migliore ambizione, dopo la realtà nuova e professionistica delle Juventus Women. 

In passato hai indossato le maglie del Torino CF e dell’ASD Femminile Juventus Torino, due squadre che non avete ancora affrontato in campionato: come sarà ritrovarsi faccia a faccia?
Saranno due partite che vivrò tutto sommato come le altre: queste squadre stanno facendo bene, soprattutto la Juventus Torino, per cui dobbiamo solo pensare di portare a casa i 3 punti per non perdere il treno e rimanere nelle prime posizioni. 

State facendo un ottimo campionato, salvo lo scivolone in casa contro l’Amicizia Lagaccio (0-2): che cosa è successo? 

Abbiamo sbagliato approccio, è stato evidente, e non siamo riuscite a rimediare a partita in corso. A ciò si aggiunge il fatto che è stata una competizione moto fisica fin dai primi minuti.  

Avete invece riportato una bella vittoria fuori casa contro la Novese (1-3), vostra diretta concorrente nella corsa al primo posto: in quel match hai segnato una rete, speri in una replica nella partita di Coppa Italia del 13 ottobre? 
Contro la Novese è stata e sarà una partita sentita da tutta la squadra, per diversi fattori. Sì, ho messo a segno una delle tre reti e spero che il risultato possa essere ancora a nostro favore nella partita del 13 dicembre. Vedremo, durante la stagione le squadre possono migliorare, crescere e affrontare le partite con più esperienza, ma ho fiducia in questo gruppo e ce la metteremo tutta come in ogni partita.
 
Il Luserna quest’anno è cambiato molto, dall’allenatore alle calciatrici: come valuti questi cambiamenti?

E’ vero, i cambiamenti ci sono stati e sono stati molti, un po’ per necessità un po’ perché alcune ragazze hanno deciso di smettere o cambiare città. La società tuttavia si è riorganizzata in fretta e nel migliore dei modi e fino ad ora sembra portare buoni risultati. Non è facile ricostruire quasi metà squadra e puntare lo stesso ai primi posti, ma con il lavoro sul campo ce la stiamo mettendo tutta. 

Obiettivo di quest’anno è la Serie A: e l’anno prossimo? Quali sono le tue speranze per il futuro?

Penso che ottenere la promozione sarebbe una bella rivincita… il prossimo anno, poi, si vedrà! Intanto, la mia speranza è che migliorino tutte le realtà di calcio femminile, non solo la nostra, sfruttando e accompagnando la grande svolta che ha dato vita alla Juventus Women. 

Un grazie a Erika Moretti per l’intervista concessa e un grande in bocca al lupo per il proseguimento della stagione!

Credit Photo: Alessandro Rosa
Chiara Martinoli
Sono nata a Milano l’11 aprile 1993. Appassionata di calcio fin da quando era bambina, a 11 anni inizia a giocare nell’Atletico Milano e ci rimane a lungo. Abbandonata poi quest’esperienza si dedica alle altre sue passioni, la letteratura e il giornalismo. Dopo la laurea in Lettere e la collaborazione con diverse testate, ha deciso di far ritorno (da una prospettiva diversa) a quel mondo in cui ha lasciato un pezzo di cuore: il calcio femminile.