Giocheremo a viso aperto” aveva dichiarato il CT Soncin alla vigilia di Germania – Italia, e così è stato.
La Nazionale maggiore ha abbattuto la corazzata tedesca in occasione dell’amichevole al Vonovia Ruhrstadion di Bochum disputata durante la giornata appena archiviata: una vittoria ottenuta tra primo e secondo tempo firmata Bonfantini e Cantore, con intermezzo parità a favore delle avversarie.

Mediante tale prestazione la squadra azzurra ha ottenuto la quinta vittoria contro la Germania che continua, però, a tenere ancora in piedi il record già raggiunto davanti alla stessa tricolore di ben 16 trionfi!
Quello dell’era Soncin sembra essere un insieme da passo decisivo: non si può non riconoscere alla attuale formazione identità, credibilità e sopratutto coesione d’intenti e di reparto; nonostante il viaggio che comporta inevitabilmente l’incontro di ostacoli di peso, è evidente quanto anche il coraggio stia facendo il suo corso, con molteplici deficit che sono stati colmati nel tempo e tanti altri che si tenterà di debellare, step by step.

Le risposte ci sono, sintomo di un messaggio importante che l’Italia vuole dare, anche per farsi spazio tra le concorrenti in una realtà di livello.
Felice ed orgoglioso di quanto dimostrato sul rettangolo verde di gioco dalle azzurre il CT Andrea Soncin che, nel post gara, ha affermato: “Abbiamo fatto la partita che volevamo contro un’avversaria di grandissimo livello. Lo spirito è stato encomiabile e siamo contentissimi di quello che le ragazze hanno dato oggi e che stanno dando ogni giorno, anche grazie al grande lavoro dei club, per far crescere tutto il movimento.

Non ci vogliamo porre limiti, il nostro percorso di crescita passa dalla consapevolezza e una gara del genere sarà molto utile per far capire alle giocatrici a cosa possono ambire“.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.