Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Fiorentina non ha nulla per cui biasimarsi dopo la partita giocata contro la Juventus Women, decisa da un episodio molto sfortunato sul guizzo di Vangsgaard da pochi passi. Le gigliate di Sebastian De La Fuente devono portarsi a casa un lato più che positivo: un atteggiamento aggressivo, propositivo ed efficace che, contro la Juventus, non avevano mai mostrato in campo. Escono sconfitte dal match, ma i margini per poter fare bene in vista del ritorno ci sono, basta giocare come oggi.
Ecco le pagelle delle tre calciatrici della Fiorentina che si sono distinte a cura della nostra redazione.

SEVERINI: 7,5. Se si cerca sul dizionario il lemma “assistwoman”, si trova la rappresentazione iconografica del suo volto. Agisce dietro le quinte con un assist perfetto a Bonfantini da pochi passi, e dà il suo contributo anche alla rete di Faerge con il secondo assist di giornata. Nella ripresa esce bene palla al piede e dà vita a un bel gioco, interrompendo le azioni della Juventus e provando a sfondare di nuovo il muro bianconero. Suoi sono i palloni che permettono le ripartenze delle gigliate, suoi sono i piedi che gestiscono il palleggio e smistano i palloni. La migliore delle sue senza “se” e senza “ma”, l’è mancato solo il sigillo.

BOQUETE: 7. La spagnola, oltre a essere impegnata nella gestione del gioco e nella creazione delle occasioni da gol, si trova a dover fronteggiare una Brighton precisa, pulita negli interventi e nei recuperi come se stesse giocando a shanghai, e nasce dunque uno splendido duello a centrocampo che viene ripetuto in più momenti. Nel secondo tempo s’inserisce bene tra i difensori bianconeri e, arrivando al limite dell’area, tenta la conclusione oppure l’imbucata per le compagne. Vero Boquete forse non saprà giocare a shanghai, ma a calcio sì, eccome.

BONFANTINI: 7. Accorcia subito le distanze con un gol da pochi passi e propizia il gioco della Fiorentina perché possa far male alle bianconere, quelle che sono le sue ex compagne di squadra. Sulle spalle ha un numero 4 che di solito è relegato ai difensori, ma la sua grinta è quella di una centravanti. Nel secondo tempo trova quasi la doppietta personale con la conclusione sul primo palo dopo una cavalcata palla al piede per tutto il campo. Ottima partita anche per lei.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.