Credit Photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano
La stagione 2025-2026 sarà densa di impegni per l’Inter che, dopo la consacrazione tra le migliori tre squadre del Campionato, si accinge ad affrontare (per la prima volta nella sua storia da quando esiste il reparto femminile) i preliminari di UEFA Women’s Champions League. Al fronte europeo si aggiungeranno gli appuntamenti della Women’s Cup, del Campionato e della Coppa Italia da disputare nella Penisola. Con una mole tanto ampia di ricorrenze, è comprensibile come la preparazione debba essere mirata e attenta ai dettagli.

Elisa Bartoli, intervistata per i canali nerazzurri dagli addetti stampa, ha riassunto brevemente la situazione generale durante il ritiro e quelli che sono i suoi obiettivi personali e di squadra. In un organico che, tranne qualche aggiustamento di spessore è rimasto invariato, si è consapevoli che ciò che fa la differenza sono le sfumature: è su questo che si sta concentrando il lavoro svolto da Piovani e il suo staff (in panchina) e dalle ragazze (sul rettangolo verde). L’umore generale è molto buono, c’è la voglia di dimostrare tutto il proprio valore e di raggiungere gli obiettivi.
Questi giorni stanno andando bene, c’è tanta energia, tanta voglia di lavorare forte e bene perché quest’anno abbiamo veramente tanti obiettivi. Sono sincera, la squadra è più o meno è la stessa dell’anno scorso, con degli inserimenti importanti, quindi siamo già belle avanti con il lavoro. Cerchiamo di lavorare sui dettagli, che è quello che fa la differenza“.

L’ex capitana della Roma, alla sua seconda stagione a Milano non ha mancato di ribadire quella condizione che faceva propria anche con le Capitoline: la forza del gruppo è fondamentale. Insieme si raggiungono quei traguardi a cui, da sole, sarebbe difficile arrivare. D’altronde è un po’ il senso del calcio come sport di squadra. In una stagione tanto densa, gli scopi personali sono propedeutici a quelli comuni: dare il meglio per poter dare un valido contributo al gruppo, che ha l’obiettivo di portare a casa un trofeo.
Ci sono tante conferme, ma anche diversi volti nuovi. Secondo me l’unione è troppo importante. È quel motore che ti fa andare avanti, che ti fa superare gli ostacoli, che nella fatica ti dà quella forza in più. Quindi penso che il gruppo sia la cosa più importante.
Sì, sarà una stagione molto stimolante, infatti non vedo l’ora. La mia personale è cercare di dare il meglio di me, perché magari l’altro anno non sono riuscita a causa di alcuni infortuni. Quella di squadra è portare un trofeo“.
Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.