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Non poteva iniziare meglio il primo test pre stagionale della Juventus: la formazione di mister Canzi ha suonato la carica in occasione del primo “friendly match” contro il Zurigo, mostrando la propria volontà di affermarsi con un 9-1. Le firme? Merito di Vangsgaard,  Lehmann, Rosucci, Tosello, Bianchi e Stolen Godo.

Passionale l’approccio alla gara che ha portato poi la stessa Amalie Vangsgaard a pronunciare con emozione: “Esordio positivo per la squadra – ha dichiarato la danese; abbiamo vinto 9-1, ma sono tante le cose che hanno funzionato in questa amichevole di inizio stagione. La mia condizione fisica è in crescita, soprattutto dopo aver preso parte all’Europeo; adesso lavoreremo al meglio per arrivare nel modo migliore alle gare ufficiali.

Per la squadra l’obiettivo è non accontentarsi e cercare di replicare i successi dello scorso anno, dobbiamo vincere il più possibile. A livello personale, proverò a fare più gol possibile e in generale il bene della squadra”.

A seguire con le dichiarazioni Estela Carbonell, subentrata nella rosa bianconera per mezzo dei movimenti di mercato (attualmente ancora in corso) effettuati dalla società: “Sto molto bene e la squadra ha fatto un’ottima prestazione, cercando per tutto il match di trovare la via del gol e attaccando nel modo giusto. So molto bene che il numero 3 è importante per la Juventus Women, quello indossato per tanti anni da Sara Gama, so che è una maglia storica e cercherò di fare di tutto per onorarla nel migliore dei modi, dando il massimo.

Sin dal primo momento in cui ho ricevuto la chiamata della Juventus ho detto che è una squadra che mi piace tanto – ha concluso il difensore -. Ho scelto con convinzione di venire a giocare qui!”.

Si proseguirà il 10 agosto con il confronto davanti al Borussia Dortmund e le successive gare della “The Women’s Cup” recentemente annunciata.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.