Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Le più grandi rivoluzioni iniziano d’estate, quando, prima di voltare pagina, provi a regalarti qualcosa di indimenticabile. È esattamente quello che è successo a Sofia Cantore, protagonista di un’estate italiana (cit. Gianna Nannini ed Edoardo Bennato) in Svizzera ma virtualmente già in America.

Plot twist

Nei film il concetto ricorre spesso. L’estate è un punto ad una storia, è il culmine di un percorso che ha raggiunto la sua fine e che ora esige un cambiamento. Tutte cose vissute da Cantore, all’inizio senza accorgersene forse. Ad aprile, tornata a vincere due trofei – Serie A e Coppa Italia – da leader tecnico e caratteriale con la Juventus, per lei sembrava un nuovo inizio con le bianconere, da pedina inamovibile. A volte però, il destino lavora a nostra insaputa e quello che pareva l’avvio di un altro ciclo vincente, è diventato una sorta di ultimo ballo. Di lì a poco e nel bel mezzo della preparazione per gli Europei, il 17 giugno arriva l’annuncio del suo passaggio in National Women’s Soccer League tra le fila del Washington Spirit. Il massimo, il calcio a stelle e strisce, lì, dove il pallone è avanti in quanto a competitività, investimenti e visibilità.

Notti magiche

È qui che, come nei film, l’estate di Sofia Cantore cambia significato, acquista un peso diverso. L’inizio assomiglia ad una trama molto teen. L’anno scolastico si chiude con una faticosa ma eccellente promozione a pieni voti. Insomma, si va in Svizzera per stupire ma, comunque vada, ci si rivede a settembre. Col passare dei giorni e l’annuncio del trasferimento negli Usa, i contorni cambiano, si riempiono di un romanticismo agro-dolce. Sullo sfondo c’è un malinconico addio prima di trasferirsi per andare al college. Bello sì ma anche triste, perché saluterai grossi pezzi di cuore. Allora tu, Sofia, vuoi regalarti un’estate indimenticabile ma non alla American Pie, Un weekend da bamboccioni, Dear John e roba simile. Magari più un Sognando Beckham senza le zie, più chill.

Anche perché a te – Sofia Cantore – piace il calcio, tu giochi a calcio e allora il sogno è vincere con la Nazionale italiana. E quando si tratta di Azzurri e di estate, il pensiero è uno solo: le notti magiche. Sofia e compagne le regalano all’Italia intera, tenendo incollato al televisore chi non riesce a fare un salto in Svizzera. Tutto troppo, troppo bello ma vero. Come è altrettanto reale il dolore per un epilogo così drammatico. Un’impresa spezzata dal pareggio inglese a pochi secondi dal novantesimo. Fa male ma a suo modo ha qualcosa di buono. Unisce ancora di più, scalda i ricordi. E ora c’è l’America: che estate, Sofia.