È cominciata ieri la nostra avventura in Canada, qui a Milton, dove abbiamo dato il via al primo giorno del camp TWISA insieme al nostro affiliato Milton Magic Football Club. Alle nove del mattino, con una temperatura perfetta di 24 gradi, eravamo già sul campo naturale, pronti a dare forma a questa nuova esperienza. Veder partire un progetto che abbiamo costruito con tanta passione, in un contesto internazionale, è una sensazione che ci riempie di orgoglio. Insieme a me, sul campo, ci sono i nostri tecnici Lorenzo Vergani e Valentina Pompili, aiutati nel coordinare le esercitazioni da due allenatori del Milton Magic. Insieme stiamo guidando le attività con più di cinquanta bambine, tutte entusiaste, curiose e soprattutto attente. C’è una cultura del rispetto e del lavoro che si percepisce da subito. Le bimbe arrivano con la loro borsae e il loro pallone all’interno (quello per giocare sempre e ovunque, al campo si allenano con quelli del club) , la borraccia, la merenda per la pausa, e si mettono in fila, una per una, per salutare i coach. Sembra una cosa semplice, ma dice tanto.
Appena arrivate, abbiamo consegnato loro i kit ufficiali del camp: è stata un’emozione unica vedere per la prima volta il logo TWISA stampato sulle divise. Un momento simbolico che racconta quanto stiamo crescendo, e quanto stia diventando reale ciò che fino a poco tempo fa era solo un’idea. Il lavoro sul campo è durato quattro ore, intense e ben strutturate. Abbiamo portato dentro la nostra metodologia, e per il primo giorno ci siamo concentrati su l’allenamendo della Resilienza (mentale, fisica e tecnica) la tecnica individuale, i duelli, la comunicazione e la competizione.. Ma sopra ogni cosa, abbiamo messo il divertimento. La risposta delle ragazze è stata incredibile. Hanno apprezzato tantissimo ogni parte della seduta, soprattutto i momenti in cui hanno potuto mettersi alla prova nei duelli. Alla fine dell’allenamento, abbiamo organizzato partite a tema, rigori, e anche qualche chiacchierata con le più piccole. Abbiamo chiesto dei loro sogni, di cosa amano del calcio, di come stanno vivendo questo camp. Alcune erano già alla loro seconda partecipazione ai nostri camp: un segno importante, che ci fa capire che stiamo lasciando qualcosa.






