Nelle scorse settimana a lasciare il calcio giocato è stata Vivien Beil, centrocampista tedesca classe ’95, che in Italia ha indossato le maglie di Parma, Como W. e Napoli Femminile. L’ormai ex calciatrice ha, infatti, postato tramite social: “C’era una volta una bambina con un grande sogno. Un sogno semplice, uno puro – che una palla ai suoi piedi possa rendere intero il suo universo. E in qualche modo, è successo. Oggi saluto la parte di me che ha inseguito questo sogno in campo. Agli anni plasmati da allenamenti mattutini, lunghi allenamenti, gol dell’ultimo minuto, dure perdite, stadi vuoti – e poi, lentamente, sempre più persone vengono a vederci giocare. Un addio all’identità che porto in grembo da sempre: essere una calciatrice.

Quando la gente mi chiede da quanto tempo gioco, io rispondo sempre “da sempre. ”
Perché non ricordo veramente la vita senza questo gioco. È stata la mia bussola, il mio maestro, la mia costante. Mi ha dato uno scopo, gioia, crescita – e mi ha chiesto sacrificio, pazienza e resilienza.  Mi mancavano compleanni, matrimoni, domeniche lente con pranzo in famiglia. Ma ho guadagnato anche qualcosa che non riuscirò mai a spiegare fino in fondo. Ho visto parti del mondo che non avrei mai nemmeno sognato. Ho sentito orgoglio e forza nel riprendermi dall’infortunio. Ho riso, pianto, sanguinato e festeggiato con compagni di squadra provenienti da ogni angolo della terra. .Ho affrontato avversari che mi hanno reso migliore attraverso la competizione. E ho imparato che quelli che chiamiamo “limiti” spesso sono solo inviti ad andare oltre. Quindi, questo è il mio profondo e onesto grazie. 

Al gioco – per avermi plasmato. Alla mia famiglia – per ogni corsa, ogni allegria, ogni lacrima condivisa, per i chilometri percorsi solo per vedermi giocare. Ai miei compagni di squadra, per aver inseguito qualcosa più grande di noi, insieme. A tutti i miei allenatori, per avermi spinto, per aver creduto in me e per avermi aiutato a crescere. A coloro che lavorano dietro le quinte – fisio, team manager, staff attrezzature, match analyst – grazie per avermi permesso di concentrarmi sul gioco. Il tuo sostegno spesso non viene riconosciuto, ma io ti vedo. Ad ogni club di cui ho avuto l’onore di indossare la maglia – grazie per la fiducia. Non è sempre stato facile. Ma è stato tutto. E lo porterò con me -sempre. Per sempre grata”.