Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Una vittoria mai in discussione, quella della Roma contro l’Aktobe nella prima delle due partite del minigirone preliminare di Women’s Champions League a Praga: un 2 a 0 che mette al sicuro un tassello e fornisce a Mister Luca Rossettini altre indicazioni importanti sul suo gruppo in fase di rodaggio.
Debutto ufficiale con la maglia giallorossa per Babajide e Heatley, inserite in una formazione inedita per Mister Luca Rossettini: al ritorno di Giugliano si accompagnano la partenza dalla panchina di Di Guglielmo e Veje in favore di Heatley, Van Diemen e Oladipo.
Per le giallorosse uno spot in finale per conquistarsi il girone, in programma sabato. L’avversaria verrà rivelata in serata.

Partenza forte della Roma: a insistere nella percussione è Babajide, spesso spalle alla porta e accerchiata da avversarie. La prima a calciare in porta è Van Diemen dopo un’azione portata avanti da Rieke e Pante, spesso scoperta sulla fascia. Altra occasione clamorosa, su palla inattiva, non sfruttata al meglio da Pandini poiché circondata dalla difesa dell’Aktobe. Babajide la più propositiva delle giallorosse, ma non accompagnata nella manovra. Bella azione della Roma al 30′: apertura di Kühl di tacco a imbucare per Giugliano, palla alta. Anche la conclusione di Van Diemen è un destro rasoterra angolato che esce, ma di pochissimo, forse l’occasione più cristallina della Roma. Lupe vicine al vantaggio sul tirocross di Pante, che costringe la portiera dell’Aktobe a deviare.
Il vantaggio cercato a lungo dalla Roma è concretizzato al 40′ al termine di una bella azione: Pandini segna l’1 a 0 dopo un recupero di Babajide su un pallone vacante. Raddoppio della Roma al 41′ grazie a Galli: sinistro rasoterra, preciso e angolato al termine di una progressione di Pante. Pandini si fa stuzzicare dalla possibile doppietta fotocopia della sua stessa rete in pieno recupero, ma la prima frazione si conclude 2 a 0.

L’Aktobe arriva al primo tiro in porta con Litvinienko nella ripresa, ma la Roma riprende subito il pallino del gioco, senza distrazioni. Ancora qualche errore in fase di impostazione e di conclusione, ma le giallorosse sono vive.
Tirocross spettacolare di Galli, tra le migliori delle sue, a incrociare e trovare i guanti della portiera dell’Aktobe. Azione personale splendida di Babajide, dalla fascia all’area di rigore palla al piede, e ancora a caccia del gol quando si gira in area. Ancora Roma in avanti, ma senza accelerare per evitare rischi. Pandini ancora al tiro dalla distanza, uscito non di molto sopra la traversa. Roma in controllo del gioco, con qualche piccolo guizzo dell’Aktobe. Cambi radicali a centrocampi e in attacco con l’inserimento di Greggi e Corelli, tra le migliori contro la Ternana, e Ventriglia. Giallo per Pandini all’80’ dopo un fallo tattico sulla ripartenza dell’Aktobe. Altro tirocross, stavolta di Ventriglia, a sfiorare il 3 a 0. Roma ancora pericolosa, con la terza rete sfiorata ancora una volta da Kühl. Aktobe pericoloso in chiusura con tanto di fallo su Lukasova, placcata dall’avversaria in uscita.

Pollice in su per Galli e Kühl, oltre a Pandini e a Heatley. Buona prova anche da parte di Babajide, spesso troppo chiusa per diventare letale, e di Pante, inizialmente in difficoltà e poi brava a ritagliarsi lo spazio per pungere l’Aktobe. Segnali ottimi anche da Greggi.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

2 COMMENTI

  1. Io ho visto benissimo Oladipo. Ha giocato un sacco di palloni e ne ha sbagliato uno solo. Sa sempre quando verticalizzare e quando aspettare. Un concentrato di saggezza africana.

    • Anche a me è piaciuta molto, ammetto di averla dimenticata nei “pollici in su”. Effettivamente la maggioranza dei palloni li smistava e recuperava lei, anche a centrocampo. La maglia da titolare se l’è meritata e credo che possa dire la sua anche in futuro. Onestamente avevo qualche dubbio quando ho visto la formazione iniziale, invece sono rimasta piacevolmente sorpresa e credo che Mister Rossettini abbia avuto l’occhio lungo (l’occhio di chi di calcio se ne intende) a scegliere quell’undici specifico.

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