Il Montpellier ha una nuova guida tecnica: si tratta di John Utaka. Dopo il ritiro dal calcio giocato del 2018, l’ormai ex attaccante della nazionale nigeriana si è concentrato sulla carriera da allenatore; lo stesso diventa l’unico capo allenatore africano attualmente alla guida nella massima divisione di calcio femminile francese, un risultato notevole sia per la sua carriera che per la rappresentanza africana nel calcio europeo che riesce a ritagliarsi, così, un altro piccolo spazio nel panorama sportivo “in rosa”.

Non è, però, la prima volta che Utaka sale sulla panchina della stessa squadra: nel 2021, infatti, gli venne affidata la supervisione secondo cui portò la formazione verso un sesto posto in campionato.

La squadra è attualmente quinta nella Divisione 1 Femminile con 27 punti conquistati in 19 partite, contro gli 11 del Bordeaux (ora terzo), mentre PSG e Lione rimangono anche quest’anno due grandi contendenti per il titolo. Al momento non è stata diffusa alcuna dichiarazione da parte del neo tecnico, mentre la compagine si prepara alla stagione 2025/25 dopo la preparazione amichevole che l’ha vista scontrarsi con Marsiglia, Toulouse FC, Barcellona e, più recentemente, con il Saint Etienne; per i primi tre test è arrivata la vittoria, caduta, invece, quella che si è verificata davanti alle biancoverdi.

Si ricorda che, dal punto di vista finanziario, la società non viaggia in acque tranquille; così come riferito dal Presidente Laurent Nicollin, il club è fortemente a rischio vendita con acquirente anglosassone già pronto all’acquisizione. Una situazione preoccupante che mette a repentaglio il destino di una realtà che negli ultimi anni ha mostrato difficoltà anche sotto la questione risultati.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.