Un percorso lungo due anni che ha avuto come apice la partecipazione dello scorso luglio all’Europeo di Svizzera. Può solo che reputarsi positivo il cammino alla guida della Nazionale Femminile di Andrea Soncin cominciato l’otto settembre 2023, giorno della sua nomina ufficiale sulla panchina dell’Italia. Per il CT, nato il 5 settembre del 1978 a Vigevano, giornata da festeggiare con il sorriso quella di oggi, 47esimo compleanno, visti anche i riscontri ottenuti sul campo, e fuori, negli ultimi 24 mesi con la Nazionale.
L’ ex calciatore, che ha cominciato la sua carriera in panchina con il Venezia, è salito alla ribalta dopo aver iniziato in maniera ottima la sua esperienza da selezionatore. Nei primi quattro mesi alla guida della Nazionale Femminile sono subito arrivati risultati di rilievo in Nations League. Due successi sulla Svizzera ed uno prestigioso, in trasferta, sulla Spagna con un pari esterno contro la Svezia. Due, invece, i passi falsi, entrambi in casa, con le quotate Spagna e Svezia a piegare di misura, con un doppio 0-1, Girelli e compagne. In totale, oltre ad un ottimo secondo posto nel gruppo 4, furono otto i gol complessivi realizzati a fronte dei cinque subiti nei sei match ufficiali disputati. Per l’Italia, uscita con il morale sotto i tacchi dal Mondiale di qualche mese prima, il 2023 si chiude con risposte incoraggianti a fronte di squadre di prima fascia come Spagna e Svezia.
Il 2024, invece, si aprì con due amichevoli: passo falso pesante, 1-5, con l’Inghilterra a cui fece seguito il pari senza reti, interno, con l’Irlanda. Poi la qualificazione centrata nel girone, chiuso al comando, per l’Europeo con le vittorie arrivate contro Olanda e Finlandia, 2-0 e 4-0, il doppio pari con la Norvegia, 1-1 e 0-0, seguito dall’altra divisione della posta a reti bianche contro l’Olanda. Una sola la sconfitta arrivata, invece, nel 2-1 con la Finlandia. L’annata si chiuse con un tris di amichevoli con le vittorie su Malta, per 5-0, e Germania, per 1-2, ed il pari per 1-1 con la Spagna. L’Italia ha confermato cosi, Inghilterra a parte, la capacità di fronteggiare nazionali importanti come Germania e Spagna oltre ad altre ben attrezzate come Olanda e la stessa Norvegia.






