Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Molto più di una partita: quella contro il Sassuolo era per la Roma da “dentro” o “fuori” per Serie A Women’s Cup.
Nel primo faccia a faccia delle giallorosse contro l’ex tecnico Alessandro Spugna, Mister Luca Rossettini ha scelto di schierare ancora una volta Babajide dal primo minuto in un’inedita coppia con Corelli, in difesa Heatley, van Diemen e Di Guglielmo e a centrocampo a gestire tutte le operazioni Greggi con la fascia da Capitana, Giugliano in panchina.
A risolvere la gara ci hanno pensato Babajide e Greggi nel primo tempo, indirizzando subito il match verso la vittoria, andando poi a chiudere con la rete di Pilgrim. Roma perciò a punteggio pieno alla Final Four con Juventus, Inter e Lazio.

Al “Tre Fontane” scende in campo una Roma determinata a scacciare i fantasmi della Champions e a ritrovare se stessa. Le giallorosse insistono fin dai primi minuti e la chance più golosa nasce dalla distanza attorno al quarto d’ora, l’antipasto di quello che è il gol: dopo un recupero di Greggi e una sua imperiale corsa fino al limite dell’area, la numero 20 scarica per Babajide che, a incrociare sul secondo palo, con il suo mancino segna l’1 a 0 al 21′. La Roma si piazza nell’area neroverde, trovando varchi con Babajide, vicinissima alla condizione straripante a cui ha abituato in Liga. Giallorosse vicine al raddoppio, sempre in diagonale, ma sulla conclusione di Corelli, un destro che si spegne sul fondo di pochissimo. Missipo viene ammonita al 39′ per un fallo su Thogersen in un momento in cui la Roma controlla e il Sassuolo prova a sfruttare i pochi varchi.
Il raddoppio della Roma arriva allo scadere della prima frazione: al 45’+4, le giallorosse ripartono in gran carriera verso l’area del Sassuolo e dai piedi di Greggi nasce il mancino a incrociare che sigla il 2 a 0.

Spugna cambia qualche carta in tavola per dare una scossa, Rossettini mantiene l’undici iniziale. La Roma cerca di contenere le fiammate a sprazzi del Sassuolo, che prova a riporre tutta la propria fiducia in Clelland, venendo però sovrastato dalle maglie giallorosse, più ciniche e reattive su ogni pallone perso a centrocampo, recuperato da Kühl o da Greggi, tra le migliori in campo.
Nella seconda frazione la Roma procede nel controllo del match e si accende per tentare di allungare ancora, il Sassuolo non trova gli spazi per bucare la difesa avversaria. Il copione prosegue fino al gol di Pilgrim all’87’, che da subentrata sigilla la sua seconda rete stagionale.

Esame superato per Corelli e Greggi, Thogersen ancora una volta indispensabile. Bene anche l’intera retroguardia e Kühl, perché “pallone perso” sinonimo di “pallone di Kühl”, nel match di oggi. Prova corale di alto livello per la Roma, che manda un messaggio forte e chiaro allo Sporting Lisbona.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.