Carson Pickett occupa la retroguardia dell’Orlando Pride a sinistra, è una delle titolarissime della squadra e una delle calciatrici che riesce a essere amata da tutte le tifoserie per la gentilezza, il buon cuore e la forza che la caratterizzano.
Qualche giorno fa, sui social, ha ricominciato a girare una foto del 2019 che la ritrae in uno scatto dolcissimo: la calciatrice del Pride è insieme a un bambino nella sua stessa condizione, vale a dire con un moncherino al braccio. La giocatrice è nata senza un braccio e, esattamente come lei, Joseph Tidd, il bambino presente con lei nella fotografia. Il piccolo tifoso, all’epoca di due anni, e la calciatrice si guardano negli occhi e sorridono, sentendosi apprezzati e in sintonia con la persona dall’altra parte. Non si sentono soli, ed è questo il vero valore che scaturisce da quella fotografia.
Pickett ha viaggiato in lungo e in largo per gli Stati Uniti e cambiato varie formazioni prima di tornare all’Orlando Pride, dove si era fatta conoscere da quel piccolo tifoso. Joseph ha deciso di farle una sorpresa mentre militava al Racing Louisville.
In auto in compagnia del papà, Joseph scalpita all’idea di incontrarla per una seconda volta: la calciatrice è all’oscuro dell’incontro, non sa che presto si ricongiungerà con il “Jo-Jo”, che pensa che lei non si ricordi affatto di lui e di quel bel momento insieme. Nel video su YouTube caricato dal canale ION Networks, invece, si coglie tutta l’emozione da ambo le parti.
«Eri piccolo, avevi tipo tre anni, ma in quel momento in cui hai visto il mio braccio hai subito capito che siamo uguali. Condividere con te quel momento, anche se eri davvero piccino, è stata una delle cose più belle che mi siano successe», ha detto al bambino, sottolineando ancora il legame da subito instauratisi tra i due, un ricordo che non l’ha mai abbandonata e che è riaffiorato grazie a “Jo-Jo”.
«Che cosa pensi di non poter fare con quel braccio?», le ha dunque domandato Joseph, e nella risposta di Pickett è racchiuso il valore principale che porta lo sport a essere una medicina, quello di non arrendersi mai includendo anche i compagni di viaggio: «Sono davvero poche le cose che penso di non poter fare, perché non possiamo fare qualsiasi cosa, giusto? Sei esattamente come tutti gli altri, puoi fare qualunque cosa tu voglia.»
«Questo rapporto con Jo-Jo significa tutto, per me», ha affermato Pickett, incredula nel vedere il bambino così tanto cresciuto, ma con lo stesso sorriso. Jo-Jo è stata la prima persona da lei incontrata con un moncherino, proprio come Pickett, e la prima con cui si sia instaurato un legame così speciale. I due sono poi scesi in campo con un pallone, il protagonista delle loro vite e un altro collegamento tra i due, anche se il più importante è legato all’amore verso il prossimo e le sue individualità, perché si è “tutti uguali”, ma “speciali” al contempo.






