Credit: AIA

Oggi parliamo con una ragazza che nell’ultimo mese ha fatto parlare di sé: Chiara Cenci. Neopromossa al Comitato Provinciale, al raduno Precampionato che si è svolto nell’Alta Val di Non qualche settimana fa, è arrivata con le trecce, la faccia acqua e sapone, uno sguardo curioso. E pur essendo una delle associate più giovani e più timide, si è inserita con facilità nel gruppo.

– Chiara, dove ti trovi adesso?

“Sono a Numana, in provincia di Ancona, nelle Marche. Sto partecipando alla fase delle selezioni del concorso di Miss Italia, durante la quale si scelgono le ragazze che parteciperanno alla finale con le diverse fasce degli sponsor, e starò qui fino al 16 settembre”.

– Allora tu che hai vinto la fascia più importante della regione sei in vacanza?

“No, con le ragazze che rappresentano le altre regioni ho partecipato a degli shooting e ad altre esperienze che mi fanno scoprire questo mondo nuovo, dove ci sono tante cose da imparare”.

– Quello dei concorsi di bellezza – si chiamano ancora così?

“Diciamo che si tratta di percorsi con diverse tappe; è riduttivo parlare solo di bellezza o portamento. Nella mia esperienza, ho dovuto anche raccontare qualcosa di me e dei miei interessi e hobby, mostrare il mio carattere”.

– A proposito di te, da bambina volevi già fare la Miss? O l’arbitro?

“Né l’una, né l’altro. Già quando giocavo con le Barbie mi affascinava il mondo della moda, la possibilità di indossare tanti abiti diversi. Però non pensavo davvero che l’avrei provato; è capitato e cerco di godermi l’esperienza. Con Miss Italia ho imparato una cosa importante: provare cose nuove, anche se all’inizio ci fanno paura, ci fa apprezzare di più quello che già ci piace. Quindi, cerco di tenere la mente aperta”.

– Anche l’arbitraggio è capitato?

“A scuola è venuto un gruppetto di arbitri e quando li ho sentiti parlare ho pensato che avrei voluto vedere il calcio da un’altra prospettiva. Anche in quel caso, mi sono buttata. E ho fatto bene, perché mi diverto”.

– Quali sono gli aspetti più belli di Miss Italia?

“Il tempo libero con le altre ragazze, che vengono da ogni parte d’Italia. A me piace ascoltare le persone, quindi le chiacchiere alle selezioni o al raduno mi mettono a mio agio”.

– A proposito, stai imparando dei nuovi stacchetti da insegnare ai colleghi arbitri?

(Ride). “Non possiamo raccontare i retroscena del raduno”.

– Hai ragione, no comment. Allora, mi racconti cosa ti piace di più dell’arbitraggio?

“Mi aiuta a liberarmi. Quando scendo in campo butto fuori tutte le tensioni. Spesso i calciatori mi giudicano come donna prima che come arbitro. Mi piace dimostrare loro che non corrispondo alle loro aspettative. In generale, mi piace pensare che nello sport e nel lavoro posso affermarmi come donna senza stare dentro degli stereotipi”.

– Chiara, mi vuoi dire che sei una Miss femminista?

“Non mi piacciono le etichette, ma credo che la parità tra uomini e donne sia una cosa importante”.

– A proposito di immagini che gli altri hanno di te, com’è stato ritrovarti da un giorno all’altro su tutti i media locali?

“È stato strano, emozionante e anche un po’ travolgente. Vedere il mio volto sui giornali e in TV dopo il 17 agosto è stata una sorpresa incredibile. Non mi sento “famosa”, ma semplicemente grata per le opportunità che sto vivendo”.

– Nella vita arbitrale, segui un modello?

“Sì, ce l’ho “in casa”: Silvia Gasperotti. È anche uno dei tutor che mi hanno seguito nelle mie prime partite; io cerco di imparare dalla sua esperienza”.

– Sul terreno di giuoco o in passerella, come reagisci allo stress?

“Dipende dalle situazioni, ma in generale cerco di dormire bene, bevo acqua con limone, e quando serve faccio un bel respiro, conto fino a tre e dico a me stessa: “L’importante è che ti diverta!””.