Alexander Straus ha salutato il suo Bayern Monaco, con cui ha alzato al cielo trofei, per dare inizio a una nuova avventura professionale in National Women’s Soccer League. Il tecnico norvegese è ora alle redini dell’Angel City in un campionato dove il minimo errore si paga caro ed è indispensabile avere continuità per puntare ai playoff e a uno spot per la seconda fase del torneo.
Il norvegese ha osservato con i propri occhi la difficoltà di ogni match e di rimanere sulla scia per la vittoria, e con il suo Angel City – tra le formazioni più nuove che militano nella massima serie statunitense – sta passando un momento non facile. La NWSL è una sfida non da poco per le calciatrici e per gli allenatori, che riescono a vedersi messi alla prova per davvero contro corazzate come il Washington Spirit o l’Orlando Pride.
Allenatrici e allenatori europei vedono negli States un ottimo banco di prova per sperimentare, e sulla scia di Alexander Straus si sono mossi altri tecnici nel corso degli ultimi mesi.
Martin Sjögren è l’ultimo tecnico al momento impegnato in una squadra europea a volersi misurare con la Naional Women’s Soccer League e ad aver firmato un contratto con una realtà statunitense. Attualmente alla guida dell’Hammarby femminile, l’allenatore svedese è già stato ufficializzato dal Chicago Stars come nuovo tecnico per la prossima stagione. Per lui avrà inizio un capitolo interessante, in quanto la formazione del Chicago Stars al momento non è tra le più competitive e, dopo le ultime stagioni a un livello piuttosto alto, c’è bisogno di trovare nuovi stimoli per tornare a essere una squadra competitiva.
Un’altra allenatrice ad aver accettato la sfida è Filipa Patão, che ha lasciato il Benfica femminile in Portogallo per firmare con il Boston Legacy. L’allenatrice portoghese debutterà in panchina nel 2026 e ha ancora qualche mese a disposizione per cominciare a preparare la nascita della squadra e la sua prima “messa in campo”: le calciatrici vengono via via ufficializzate e rendono l’attesa di vederle scendere sul rettangolo verde ancora più martellante. Squadra nuova, allenatrice nuova, fondazione da zero: una sfida stimolante per chiunque, soprattutto per una come la lusitana, che ha sempre accettato l’appuntamento con i tre punti insieme al suo ex Benfica.
Riavvolgendo ancora il nastro del tempo, anche Jonas Eidevall ha raggiunto gli Stati Uniti. Lasciando l’Arsenal Women, il tecnico olandese ha sposato il progetto del San Diego Wave e, osservando la classifica, è stata forse un’arma vincente. Dall’arrivo dell’europeo, il Wave è tornato a essere un’onda difficile da contenere, piazzandosi senza problemi in zona playoff tra i primi posti. Lo svedese è stato ufficializzato a gennaio, da allora il Wave ha avuto la sua rivincita e sta continuando a essere una delle “squadre da battere” per la stagione in corso.
Dire “Europeans do it better” è forse un po’ azzardato, ma l’operato di Eidevall e di Straus finora potrebbe dare fondamenta a quest’espressione. Per Patão e Sjögrenbisognerà aspettare, ma di sicuro non vorranno andarsene senza lasciare il segno.






