Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Per la seconda giornata dell’Arkéma Première Ligue, il derby tra Saint-Étienne e OL Lyonnais è in programma alle 15:30 del 20 settembre. Alla vigilia della partita, il prefetto del dipartimento della Loira ha emesso un comunicato che vieta ai sostenitori del Lione di recarsi allo stadio Selif-Keita di Saint-Étienne.

La decisione è dovuta alla concomitanza della partita maschile di Ligue 2, che si giocherà in casa tra Saint-Étienne e Reims alle 20:00, allo stadio Geoffroy-Guichard, a distanza di una sola strada dall’impianto femminile.

La prefettura ritiene che la presenza dei tifosi locali e di quelli del Lione potrebbe provocare disordini, a causa del noto antagonismo tra le squadre di OL e dell’ASSE, che in passato ha creato problemi gravi all’ordine pubblico durante le partite maschili.

Nel comunicato si legge: “In questo contesto, qualsiasi provocazione rappresentata dall’arrivo di tifosi del Lione nei dintorni degli stadi rischia di provocare reazioni violente da parte dei tifosi locali” (“Dans ce contexte, toute provocation matérialisée par des arrivées de supporters lyonnais aux abords des stades risque d’engendrer des réactions violentes de la part des supporters locaux”).

Il club OL ha subito espresso il proprio stupore tramite un comunicato ufficiale, sottolineando che si tratta di una decisione senza precedenti nella storia dell’Arkéma Première Ligue.

“Il calcio femminile scrive la propria storia ed è un peccato che venga associato a comportamenti lontani dai valori che rappresenta” (“Le football féminin écrit sa propre histoire et il est regrettable qu’elle soit associée à des comportements loin des valeurs qu’il véhicule”).

L’OL invita comunque i propri tifosi a rispettare la decisione, così da garantire il regolare svolgimento della partita.

La decisione del prefetto solleva interrogativi che vanno oltre la sicurezza: può il calcio femminile essere penalizzato per colpe che non gli appartengono? La scelta ha suscitato incredulità e frustrazione, privando molti della possibilità di seguire la propria squadra per motivi e precedenti non legati alla selezione femminile.

Resta da vedere come questa misura influenzerà l’atmosfera del derby del Rodano, mentre la squadra ospite si prepara a scendere in campo senza il sostegno dei propri tifosi.

Roberta Faramondi
Studentessa di Comunicazione, Culture e Tecnologie Digitali all’Università La Sapienza, con un forte interesse per il calcio, in particolare quello femminile, e per il mondo della comunicazione sportiva. Questo interesse si unisce al desiderio di contribuire attivamente alla diffusione e al cambiamento di questo sport, seppur da una posizione esterna al campo da gioco.