credit photo: Stefano Petitti - photo agency calcio femminile italiano

La partita di Coppa Italia tra L’Hellas Verona e il Genoa, giocata in casa all’Olivieri, è terminata per 4-0 per la squadra di Sebastian De La Fuente.

A dispetto di un risultato tanto totalizzante, però, le ragazze di Bragantini si sono mostrate combattive e desiderose di dire la loro in campo: un atteggiamento che il CT intervistato nel post-partita, non ha potuto che lodare. Guardando il rovescio della medaglia, invece, è mancato un po’ di cinismo che avrebbe impedito qualche occasione alle avversarie. La possibilità di misurarsi contro una squadra che milita nella massima serie del Campionato è stata preziosa per mettere in pratica gli aggiustamenti necessari per proseguire con profitto il cammino in campionato.

Nel primo tempo abbiamo tenuto loro (al Genoa ndr) testa facendo anche turnover perché c’erano quattro ragazze che debuttavano in una gara ufficiale da titolari. Questo dato sottolinea anche la bontà della nostra rosa: secondo me, nonostante loro abbiano avuto il pallino del gioco, abbiamo tenuto bene botta. Dovevamo essere un po’ più ciniche in due o tre ripartenze; ciò che dispiace è che sui gol presi, almeno in paio di occasioni, potevamo fare meglio. Quest’opportunità (di giocare in Coppa Italia contro una squadra di serie A ndr) ci servirà per migliorare e prepararci al resto del campionato“.

Le prestazioni dell’Hellas sono la conseguenza di un lavoro settimanale che spinge le ragazze a mettere il massimo impegno in vista della partita del fine settimana. Con il medesimo spirito le ragazze di Bragantini si prepareranno alla grande contro un Brescia a punteggio pieno e che non ha alcuna intenzione di lasciarsi sopraffare.

Il lavoro con le ragazze sta andando bene. Loro durante la settimana si applicano: devono essere costantemente sul pezzo per imparare; aprove come quella in Coppa Italia o della settimana scorsa a San Marino, altrimenti, non riescono. Noi, come staff, teniamo tantissimo ad allenarle a mantenere la giusta pressione che poi si richiede in partita.
Per quanto riguarda Brescia, staccheremo la spina per 24 ore e poi ci lavoreremo. Sarà un’altra opportunità di poter far vedere chi siamo anche davanti al nostro pubblico“.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.