“Non è stata una scelta facile, anzi, la botta finale è arrivata quando ho postato messaggio e foto sui social”. A raccontarcelo è stata Debora Novellino che da qualche settimana, dopo una lunghissima militanza in Serie A, ha annunciato il suo addio al calcio giocato. La classe ’97 poi spiega tutto cosi: “Ho preso la mia decisione con il tempo, pian piano e con consapevolezza. In quel momento ho realizzato davvero che non si tornava indietro. Ma sapevo che prima o poi sarebbe dovuto accadere”.
L’ormai ex calciatrice nonostante i tanti anni di attività davanti spiega la sua decisione cosi: “Ho 28 anni, e sento che è arrivato il momento di costruire la mia stabilità, di investire nel mio futuro. Voglio guardare avanti, con coraggio, anche se questo significa lasciare qualcosa alle spalle. A volte le decisioni più difficili sono quelle che ci portano davvero dove dobbiamo essere”.
Debora, sorella di Donatella che in passato ha giocato in Serie C con il Portogruaro, poi ci confida: “Nella mia vita non avrei mai immaginato di intraprendere una carriera calcistica così lunga. Tante volte mi sono trovata a dover lottare contro l’ignoranza e la presunzione della gente. All’inizio sembrava che tutto scivolasse via senza lasciare traccia, ma con il tempo ho imparato a non farmi abbattere. Il calcio mi ha dato enormi soddisfazioni, e quei momenti speciali li porterò sempre con me, perché sono parte di me”.


Una vita legata al calcio che ovviamente, l’ex Napoli, Samp, Pomigliano e Pink Sport, ha rincorso con tanti sacrifici: “Ora, a casa, ho la mia maglia appesa. È un piccolo simbolo, ma per me rappresenta tantissimi sacrifici: i miei, ma soprattutto quelli della mia famiglia. Ogni giorno, guardandola, mi ricordo di tutto quello che ho vissuto, delle sfide, delle vittorie e delle lezioni che mi hanno reso la persona che sono oggi”.
Sui ricordi di campo, invece, Debora ricorda: “Ho avuto la fortuna di confrontarmi con ragazze davvero forti, e ogni allenamento era un’opportunità per dare il massimo, per migliorarmi e per poter competere al loro livello. Nel calcio, in ogni squadra in cui sono stata, ho cercato di lasciare il segno, non solo con le mie prestazioni, ma anche con la mia solarità e la mia disponibilità. Non posso piacere a tutti, ma chi mi ha conosciuta veramente sa bene dove trovarmi. La sincerità e il cuore che metto in tutto quello che faccio sono la mia vera forza”.

L’ex giocatrice, nata a Taranto, ha debuttato in Serie A nel 2014. Da allora 11 anni in massima serie in un calcio femminile cambiato moltissimo come, infatti, ci spiega la stessa Debora: “Il calcio femminile è cresciuto tantissimo, ma c’è ancora tanto da fare. La discriminazione è ancora troppo presente, e bisogna mettere in chiaro che noi giochiamo a calcio. Siamo donne, ma prima di tutto siamo calciatrici. Purtroppo, ci sono ancora troppe persone che ci vedono come oggetti, credendo di poterci comandare, ignorando che siamo esseri umani, con sogni, talenti e meriti. È fondamentale che ci portino il rispetto che ci spetta, come persone e come atlete”.
La chiusura è invece sul suo futuro che l’ex atleta pugliese ci racconta cosi: “Al momento mi sto prendendo del tempo per capire cosa mi piacerebbe davvero fare nel futuro. Dopo 20 anni passati sul campo, non è facile lasciare il pallone e intraprendere nuove strade. Ho bisogno di tempo per capire cosa mi rende felice veramente, ma sono pronta ad accogliere qualsiasi opportunità che mi venga proposta. Questo è il momento di esplorare, di scoprire, di crescere ancora, come persona e come professionista”.