Photo Credit: Nicolò Ottina - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Di solito il 10 è il numero massimo per votazione, quello di tanti campioni storici dello sport più praticato al mondo, la cifra legata alla perfezione. Se invece lo si pensasse stampato su una maglia? Magari bianconera o azzurra? Chi potrebbe mai venire in mente? Forse forse Cristiana Girelli?

L’abbiamo vista questa estate combattere con le unghie e con i denti per il campionato europeo tenutosi in Svizzera, dimostrando con un gruppo ormai diventato famiglia che le sconfitte non sono nulla quando è il cuore a comandare in campo, lo stesso che ha saltato qualche battito nel momento in cui l’attaccante è apparsa nella lunga lista delle nomine per il Pallone d’oro, sogno ed aspirazione non solo della bresciana ma di qualunque calciatrice.

Non si è mai troppo piccoli per sognare”, ha dichiarato sui social proprio poco dopo la finale di Parigi che l’ha decretata al posto 16 dell’Olimpo del calcio, un segnale importantissimo sì individuale, ma un plus anche per il movimento calcistico femminile italiano intero e per tutti coloro che ne sanno apprezzare il valore con gli occhi di chi ci crede talmente tanto da sperare che si tratti solamente di un inizio dal cammino mai poco travagliato ma da ricordare. Intanto, però, l’orgoglio tricolore è ampio.

La emozione della conquista del sesto scudetto bianconero, intanto, è già stata fortificata da una serie di risultati del nuovo viaggio negli stessi colori che ha preso il via da qualche settimana e che punta alla positività ed ai quarti di Champions League; perché Girelli, per la squadra (qualunque essa sia) è anche questo: risata, ironia e sorriso tipico di chi non si arrende mai.

A 35 anni (suonati N.d.R.) una valanga di soddisfazioni, tanti goal ed una carriera che, non fosse concetto astratto, direbbe sicuramente “e non finisce qui!”. Una carriera che, proprio post Euro 2025, poteva chiudersi definitivamente: “Per come mi sono sentita l’estate scorsa potevo pensarlo, credo invece sia il caso di lasciare che il mio corpo e la mia mente decidano, non mi voglio porre limiti adesso – ha dichiarato, a tal proposito, alla Gazzetta dello Sport -. Ne parlerò con il ct, penso che sia anche giusto lasciare spazio alle giovani. Quanto resterò in Nazionale? Non lo so”.

Tra pensieri introspettivi, decisioni ponderate e costruzione del futuro, il contributo ha descritto tutto l’orgoglio per la corsa alla sfera dorata: “È stato molto emozionante; il fatto di essere state addirittura in due nella lista (in riferimento alla nomina di Sofia Cantore, classificata 24esima) è importante, significa che il nostro calcio viene riconosciuto e rispettato – ha ammesso, lasciando spazio, inoltre, ad un commento sugli sposalizi fuori stivale di tante altre ormai ex Juve -. Anche Boattin, Linari, Caruso, sono approdate in realtà di alto livello. La Nazionale ne trarrà giovamento…faranno da traino nell’Italia del futuro“.

Dulcis in fundo la domanda clue, quella a cui il super talento ha risposto così: “Dopo il calcio? Voglio vedermi serena. Quando smetterò, quello che ora è tutto mi mancherà, ma spero di trovare adrenalina e altri obiettivi perché sono ambiziosa”.

E allora è proprio il caso di dirlo: Cristiana Girelli è e rimarrà una figura da 10, anche senza Pallone d’oro!

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.