Coniugare la logica della matematica con l’imprevedibilità dello sport non è impresa da poco. Eppure, Laura Martire, arbitro effettivo di calcio a 5 in organico regionale e appartenente alla Sezione AIA di Cosenza, ha saputo farlo con eleganza e rigore accademico, conseguendo la Laurea Magistrale in Matematica presso l’Università della Calabria. La sua tesi, dal titolo ‘Geometries on the Pitch: the Game of Futsal’, esplora in chiave scientifica e didattica le relazioni tra geometria e gioco del calcio a 5, ponendo le basi per un approccio innovativo alla didattica della matematica. Attraverso il futsal — disciplina che unisce tecnica, rapidità e intuizione — Laura ha indagato come concetti matematici come angoli, traiettorie e proporzioni possano tradursi in strumenti educativi concreti per lo sviluppo del pensiero logico e spaziale degli studenti.
Nel suo lavoro, la giovane arbitro cosentina evidenzia come il campo da gioco possa diventare una vera e propria aula all’aperto: un luogo in cui teoria e pratica si intrecciano, e dove lo studio delle geometrie si trasforma in esperienza vissuta, dinamica e partecipata. «Il futsal — scrive Laura nella sua introduzione — può essere un ponte tra corpo e mente, tra intuizione e ragionamento, tra regole matematiche e libertà creativa. È una palestra non solo per gli atleti, ma anche per chi vuole imparare a pensare in modo critico e multidimensionale».
Con la consueta passione che la contraddistingue anche sul parquet, Laura ha saputo fondere sport, scienza e formazione in un percorso accademico di grande originalità, in cui la figura dell’arbitro si arricchisce di una nuova prospettiva: quella di mediatore educativo e culturale, capace di leggere il gioco come un sistema di relazioni, equilibri e simmetrie. «Siamo profondamente orgogliosi di Laura — commenta il Presidente Sezionale, Carlo Gervasi — perché incarna in modo autentico i valori dell’AIA: passione, cultura e impegno. Il suo percorso dimostra come l’arbitraggio possa dialogare con il mondo accademico e diventare strumento di crescita personale e collettiva. Il nostro augurio è che continui a far brillare la nostra Sezione con la stessa intelligenza e sensibilità che ha portato nella sua tesi e sul campo di gara».






