Sono tante la calciatrici che passano per una squadra, ma coloro che riescono a lasciare qualche traccia di sé anche nel futuro sono poche. Le bandiere, andando nel particolare, lo sono ancora meno. Il calcio moderno ha reso tutto ancora più complicato: il “transitorio” diventa, in una specie di ossimoro, la “vera stabilità” nella carriera calcistica di chi sceglie di dedicarsi a questo sport, ma è possibile trovare qualche caso isolato di giocatrice che ha fatto della fermezza e della stabilità il punto centrale della propria.
Nata e cresciuta a Roma, Giada Greggi non ha mai spostato le proprie radici dalla capitale. Sempre e rigorosamente in giallorosso, dopo un inizio con la Res Roma ha dato inizio al proprio cammino con la Roma che adesso sta tornando a essere grande, e ne è diventata una pedina insostituibile. Tante le partite con la sponda giallorossa, tante le occasioni da gol servite alle compagne e tante le prestazioni sontuose del “motorino” che ha fatto e fa sognare anche in azzurro, con la maglia della Nazionale.
Giada Greggi ha oggi giurato ancora una volta amore alla “sua Roma”, firmando un contratto che la legherà ai colori giallorossi almeno fino al 30 giugno 2029. Altri quattro anni nella squadra della sua vita e del suo cuore, altri quattro anni durante i quali la squadra potrà fare affidamento su di lei in mediana. L’infortunio incassato lo scorso anno è stato accantonato e al suo posto è subentrata la consapevolezza di un presente che si prospetta sempre più scintillante.
188 presenze, 14 reti in tutte le competizioni, 6 titoli inseriti nel proprio palmarès personale – 2 Scudetti, 2 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana – , il tutto rigorosamente vestendo la maglia della Roma. Dal 2018, come riportato dai canali ufficiali della Società, Giada Greggi è stata una delle prime calciatrici a sposare questo progetto e a continuare a esserne parte integrante. La classe 2000 è adesso il collante che unisce alla perfezione le veterane e le nuove arrivate, piazzandosi a metà a livello anagrafico, in un certo senso. Come diceva Aristotele, “In medio stat virtus”, e Giada Greggi sta in mezzo a una squadra che l’ha resa centrale non solo dal punto di vista del suo ruolo in campo, bensì anche a livello di importanza, di riconoscenza.
Tantissime congratulazioni a Giada Greggi per questo bellissimo traguardo! Ad maiora semper!






