Credit Photo: Niccolò Ottina- Photo Agency Calcio Femminile italiano

Dimmi come finisci il primo tempo e ti dirò chi sei o meglio che fine farai.
Il rapporto tra come si concludono i primi quarantacinque minuti di gioco e come alla fine terminerà l’incontro è stretto, implacabile ed in alcuni casi scontato.
E’ anche vero che molte volte basta guardare i primi due minuti per capire come finirà la partita.
L’approccio alla gara è sempre stato un particolare fondamentale per far intendere ad uno spettatore con quale piede fosse scesa dal letto la squadra.
Sabato a Biella contro il Como Women, la Juventus è sembrata quella che da Marzo scorso in poi aveva arrancato tra confusione, stanchezza e strappi d’orgoglio fino ad arrivare per fortuna e per merito soprattutto del carattere del gruppo a tagliare due traguardi stagionali fondamentali grazie a partite epiche contro la Roma nel 1 a 2 esterno in Campionato e nella finale di Coppa Italia a Como sempre con le giallorosse come vittime sacrificali.
In entrambe le volte, le bianconere avevano chiuso il primo tempo segnando.
Per le Juventus women passare in vantaggio al termine dei primi 45 minuti è sinonimo di vittoria per oltre il 94% delle volte.
Partendo da Guarino col 95,78% e passando nel regno di mezzo con Montemurro ed il suo 88% si arriva infine a Mister Canzi che totalizza un buon 92% . Il duo Zappella/Beruatto con il loro quattro su quattro è troppo ristretto per fare statistica.
Le difficoltà sopraggiungono quando a metà match le bianconere si trovano sotto nel punteggio.
Qui la statistica ci racconta di una notevole difficoltà nel ribaltare il risultato
Se Guarino su 12 partite ne ribaltò solo 4 , Montemurro su 20 partite ne ribaltò solo 6.
Mister Canzi al momento su 8 partite in svantaggio non ne ha ancora ribaltata nessuna, perdendone 7 e pareggiandone una.
E qui tanto per non farvi venire la nausea con tutti questi numeri, ve ne propino un altro perché sono sadico ahahah.
La Juve di Canzi in 48 incontri ha già eguagliato il numero di partite perse maturate da Guarino e Montemurro in 111 e 112 partite per uno.
Dodici sconfitte….
Ad oggi sono ben il 25% del totale…un tantino troppo
Eppure le potenzialità ci sono, le giocatrici ci sono per cui non resta che attendere, in virtù del fatto che la tattica per forza di cose quest’anno è cambiata sia per chi ci ha lasciato ma soprattutto per chi alla Juve è arrivata..
La polvere sotto al tappeto non è d’uso alla Juve nasconderla per cui nonostante i numeri lascino intravedere delle costanti non del tutto rassicuranti, sono certo che il tempo sarà galantuomo nei confronti di questo progetto.

I piedi ben piantati per terra che auspicavo contro il Como, li vorrei un tantino più leggeri Giovedì prossimo contro il Bayern perché alla squadra in questo momento serve velocità e rapidità nei passaggi a maggior ragione in Europa dove il gioco a due tocchi è quasi diventato troppo lento.
Uscire mentalmente dal compitino del passaggio a sei metri verso la compagna e tentare i cambi di gioco (a campo totalmente libero vedasi Benfica e Como) per liberare gli esterni nel cross o nel taglio verso l’area.
Con le squadre chiuse a riccio è stata evidente la difficoltà nel districare la matassa, con squadre che attaccano a viso aperto come sarà in Champions si vedrà la vera indole che ha portato a costruire un gruppo di questo tipo.
Qual’ è il vero volto di questa squadra ?
Lo scopriremo con le prossime due partite, (tenendo d’occhio la conclusione dei primi tempi…..)
Fino alla fine.