Si è svolto a Coverciano il Corso BLSD rivolto ai preparatori atletici e ai fisioterapisti, appartenenti ai relativi moduli dell’AIA, che non lo avessero ancora seguito o con necessità di un retraining. Il Corso, coordinato dal Modulo Biomedico, presente a Coverciano con il suo Responsabile Angelo Pizzi e il Coordinatore Pasquale Fedele, è stato organizzato in occasione della giornata della Rianimazione cardio-polmonare. L’iniziativa ha preso spunto da una recente indagine, secondo la quale solo il 16% delle persone intervistate sarebbe in grado di praticare un massaggio cardiaco e utilizzare il DAE (defibrillatore automatico esterno) e che il 74% non ha mai frequentato un Corso del genere.
Oggi che la legge permette anche a chi non è in possesso di una formazione adeguata, in assenza di personale sanitario, di utilizzare il DAE e in considerazione che in Europa si registrano circa 400 mila arresti cardiaci, dei quali 60 mila in Italia, diventa essenziale conoscere le tecniche di rianimazione con percorsi di formazione nel contesto scolastico e sportivo. Nelle strutture sportive, come prevede la legge dal 2016, è obbligatoria la presenza di un DEA, per cui più persone lo sanno utilizzare migliore è la prognosi dei soggetti colpiti, cosa che purtroppo avviene anche nel contesto sportivo. E’ quindi importante formare il maggior numero possibile di persone che hanno a che fare con lo sport, contesto in cui l’arbitro (così come le figure che ne tutelano la salute) è figura preminente e sempre presente.
“Il Corso, al quale hanno partecipato 20 persone tra preparatori e fisioterapisti, si è aperto con un saluto del Settore Tecnico Arbitrale nelle persone del Responsabile Domenico Celi e del Coordinatore Marco Falso che, pur non presenti in quanto impegnati nella riunione dei Presidenti ad Ascea, non hanno voluto far mancare la propria vicinanza – ha detto Angelo Pizzi – La Presidenza, il Comitato Nazionale e la Segreteria dell’AIA con Silvia Moro, i quali ringrazio personalmente, hanno permesso lo svolgimento del Corso, operato dalla Fondazione Roberto Pardini di Viareggio. Gli istruttori, dopo una lezione teorica, hanno effettuato alcune dimostrazioni sui manichini, mostrando come queste manovre debbano correttamente essere eseguite e facendole poi provare anche ai corsisti“.






