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Riprende con una vittoria la marcia di campionato della Juventus Women. La formazione piemontese aveva bisogno di conferme dopo un inizio di stagione a rilento ed il sorriso ritrovato durante la scorsa giornata contro la Lazio. 2-1: questo il finale tutto bianconero determinato oggi davanti alla Ternana, avversaria meritatamente neosubentrata in categoria.

Primo quarto d’ora all’insegna del gioco bianconero: sembra essere la traversa la protagonista delle mosse iniziali, sfiorata nella conclusione su punizione di Bonansea ad anticipare il 5’ e da Carbonell appena 10 minuti dopo. Juve da pressing continuo ed ospiti solo momentaneamente attente ad attutire; fanno da rischio per la Ternana le giocate di Beccari (tra 34’ e 40’ vicina al vantaggio su proposta-cross di Krumbiegel) e quelle di Cambiaghi.

Sarà proprio la numero 36 a trovare l’1-0 a favore allo scoccare della fine del primo half: un cioccolatino impacchettato per bene dall’attaccante grazie anche all’offerta di Carbonell, ben posizionata sul fronte cross.

Ripartenza dalle modifiche repentine: cambia subito il risultato con la parità trovata dalle umbre, è Breitner a “riacciuffare” le padrone di casa con una parabola che non lascia scampo a Peyraud-Magnin. La Juventus riesce a rispondere all’88’: ci pensa ancora Cambiaghi a rimontarla con l’ennesima incornata che vale il definitivo trionfo casalingo.

Un +3 che vale oro e che concede sorriso alle ragazze di Canzi. Diversamente particolari, invece, i movimenti dei tasselli in graduatoria. Ora un’altra settimana per contabilizzare la stanchezza, la squadra è già proiettata verso il prossimo appuntamento in casa Milan di sabato 8 novembre che anticiperà lo step di Champions League contro l’Atletico Madrid.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.