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Malgrado la sconfitta incassata – di misura – dal Vålerenga, per la Roma di Mister Luca Rossettini c’era un traguardo importante, quello delle 200 partite di Manuela Giugliano con addosso la maglia della Roma. Calciatrice, capitana, bandiera, ha già spuntato tutti e tre questi step nella sua to do list, e ha anche giurato amore alla sponda giallorossa della Capitale rifiutando una grande offerta remunerativa dall’Arabia Saudita, come ha affermato nel corso della conferenza stampa prima del match casalingo contro le norvegesi.

Non sono le 200 presenze toccate quella sera a fare di lei la Capitana della Roma. Non è neanche la vittoria del premio MVP del mese di novembre a dare alla numero 10 della Roma la facoltà di definirsi “Capitana”: benché si tratti di un riconoscimento importante che va a dare valore a tutti gli spunti, i gol, i passaggi, i dribbling che si vedono sul campo, non è ancora abbastanza. Manuela Giugliano ha dimostrato di essersi meritata fin dal primo giorno la fascia da Capitana della Roma, con la “C” maiuscola, nel momento di maggiore difficoltà delle Lupe contro il Leuven.

70′, il Leuven riesce ad acciuffare il pareggio dal dischetto, un calcio di rigore che solleva perplessità in campo e in panchina, e la Roma sta subendo anche il contraccolpo della rete incassata. In campo è disordinata, fa fatica a uscire, le triangolazioni non si chiudono più e i passaggi rimangono a metà. Manca qualcosa. Manca lo spirito della Capitana, e Manuela Giugliano lo capisce.
Prende lei le redini della partita e della squadra, come solo una Capitana può fare, e sprona tutte le compagne a fare di più, perché sa che la Roma può e deve arrivare al risultato che si merita. Quando la numero 10 constata che le compagne conquistano un prezioso calcio d’angolo, cambia la mentalità della squadra grazie alle sue indicazioni e ai suoi incitamenti: le azioni sono insistite, le giallorosse s’addensano nell’area di rigore delle padrone di casa, si cercano e si trovano meglio, gli errori sono soltanto nell’ultimo passaggio, mentre la manovra è a dir poco col contagiri perfetto.

Il risultato, alla fine, non arriva, e le giallorosse rientrano a casa con un punto e molto rammarico, ma l’aspetto che realmente conta di questa partita è che Manuela Giugliano ha dato prova, per l’ennesima volta, di poter cambiare le sorti di quanto fatto dalle compagne in campo. Quando la Roma fatica a uscire da una situazione e cerca di ritrovarsi, a fornirle la scia giusta e a diventare il faro è Manuela Giugliano, che con esperienza e sacrificio sa quand’è il momento di rimboccarsi le maniche.

Le 200 (e più, ormai) presenze in giallorosso, il premio MVP del mese di novembre per quanto visto sul campo con la sua Roma nel corso della Serie A, e non solo: Manuela Giugliano è la Capitana soprattutto nei momenti complicati.

Complimenti a Manuela Giugliano per le 200 presenze in giallorosso e per il Premio MVP del mese di novembre!

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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