credit photo: Paolo Comba - photo agency Calcio femminile italiano

L’Inter ha giocato in trasferta in Svezia contro l’Hacken la partita d’andata degli Ottavi di finale di Europa Cup (seconda competizione europea UEFA, al suo primo anno nel mondo del calcio femminile) e ha perso con il risultato di 1-0. Le ragazze di Gianpiero Piovani hanno trovato di fronte a sé le vincitrici della massima serie della Damallsvenskan che presentano una rosa giovane ma capace caratterizzata da una buona fisicità e atletismo. Nell’Hacken, inoltre, militano delle vecchie conoscenze del campionato italiano (Selerud e Nystrom ne sono un esempio) e profili interessanti come Felicia Schroeder e Matilda Nilden (sorella minore dell’ex Juventina ora Tottenham Amanda).
Per l’occasione Piovani ha scelto un 4-3-2-1 cercando di supplire, in questo modo, alle assenze di Polli, Schough, Bugeja e della lungo-degente Serturini.

Il tabellino è stato sbloccato già al 4′ del primo tempo quando Runarsdottir, nel tentativo di evitare il gol delle padrone di casa, ha inavvertitamente spedito la palla dentro la sua stessa rete regalando così il vantaggio all’Hacken.
Ricevuta la doccia fredda l’Inter ha reagito quattro minuti dopo ma l’estremo difensore svedese Falk ha spento le speranze nerazzurre; l’occasione più importante per la squadra di Milano è arrivata al 24′ quando Detruyer da sinistra ha servito Wullaert che ha calciato sul secondo palo: ancora una volta Falk si è mostrata pronta a salvare il risultato e dimostrando tutta la sua qualità tra i pali.
L’Inter ha, nel frattempo che i minuti passavano, preso coraggio procacciandosi diverse opportunità (quella al 39′ che ha visto Wullaert e Vilhjalmsdottir protagoniste ne è un altro chiaro esempio) per pareggiare ma senza mai riuscire nell’intento. Due minuti dopo il 45′ le atlete sono rientrate negli spogliatoi per l’intervallo sull’1-0.

Nel secondo tempo, come successo nel primo, l’Hacken ha avuto la prima possibilità di andare in rete ma Jusu Bah non ha trovato la porta. Intorno al 60′ l’Inter (con protagoniste Wullaert e Vilhalmsdottir) ha nuovamente avuto il pallino del gioco ma non è riuscito a concretizzare trovando il pareggio che in realtà sarebbe anche meritato per quanto mostrato in campo e per aver giocato ad un buon ritmo con una squadra tanto diversa da quelle a cui è abituato.
I cambi, serviti per dare respiro alle ragazze in campo, hanno avuto l’effetto sperato parlando di dinamismo sul rettangolo verde ma non abbastanza da cambiare quello che è risultato. Dopo il 90′ il direttore di gara ha assegnato 3 minuti di recupero che però non sono serviti a smuovere il tabellino dall’1-0 che è il risultato finale al triplice fischio in attesa della partita di ritorno della settimana prossima a Milano.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.