LA CT A 7 GIORNI DALL’ESORDIO. “Sembra passata già una vita dal nostro arrivo nelle Filippine – racconta la Ct Francesca Salvatore -. È un tempo che ci stiamo godendo appieno, tra la necessità di adattarci al nuovo clima e lo stupore per una cultura molto diversa dalla nostra. L’accoglienza è stata fantastica, calorosa, quasi inaspettata. Il popolo filippino è gentile e sorridente e l’atmosfera intorno a noi è positiva. C’è solo un po’ di traffico” sorride l’allenatrice abruzzese che aggiunge che “anche il tempo speso in autobus è un momento prezioso: i nostri occhi stanno prendendo confidenza con una città caotica che tra una settimana diventerà il palcoscenico del nostro Mondiale”.
IL GIAPPONE. Già, perché al netto delle novità, c’è la Coppa del Mondo a catalizzare tutte le attenzioni. Domani, alle 3.30 di notte italiane – le 10.30 di Manila – le azzurre giocheranno un’amichevole, l’ultima prima dell’inizio della rassegna iridata, contro il Giappone: “Finalmente si gioca e l’avversario che abbiamo scelto è di tutto rispetto. Alzeremo l’asticella in vista dell’esordio cercando di mettere insieme tutto il lavoro fatto fino a oggi. C’è molta serenità e consapevolezza in ognuna di noi: ciò che chiederò alle ragazze sarà dare continuità al nostro lavoro e il test col Giappone servirà a darci ulteriori spunti per migliorare. Ciò che mi interessa, più che delle qualità dell’avversaria, è l’attitudine con cui dovremo entrare in campo: quella nipponica è una squadra di grande mobilità, ottimo livello tecnico, equilibrata sul piano tattico, oltre che con una rosa profonda. Sarà una bella partita da disputare un po’ invidio le ragazze, è una di quelle amichevoli che in tanti vorrebbero giocare”.
LA STORIA, QUI E ORA. Preambolo del Mondiale, Italia-Giappone è l’ultimo passo prima dell’esordio con Panama. “Quella di domenica 23 novembre è una data storica, perché segna l’inizio ufficiale del Mondiale, che per noi è però partito già il 20 marzo” quando al termine della gara dell’Elite Round con la Svezia le Azzurre avevano potuto festeggiare l’aritmetica qualificazione. “Siamo entrate di diritto nella più grande manifestazione che la disciplina possa contemplare e per di più anche la prima edizione” rimarca Francesca Salvatore. “In questo lasso di tempo abbiamo cercato di metabolizzare quanto accaduto, riordinando tutte le tappe che ci hanno portato a essere fra le 16 partecipanti al Mondiale. In questo momento più che far pace con le emozioni, devo dire grazie alle emozioni che mi regalano grande pace. Non so spiegare a parole il senso di pienezza che mi dà questo momento, da non confondere con l’appagamento, quello non sarà mai troppo. Tuttavia, aver vissuto intensamente ogni momento di questo viaggio mi dà piena consapevolezza di ciò che insieme siamo diventate, oltre a una chiara visione di dove vogliamo arrivare. Mi sento, ci sentiamo, fortunate: adesso che si stanno per accendere i riflettori e stiamo per andare in scena non faccio altro che ripetermi di divertirci, perché stiamo per giocare un Mondiale!”.






