Negli Stati Uniti si sono quasi conclusi i playoff che determineranno la vincitrice della Championship. Le sorprese ci sono già state, soprattutto se si prende in esame l’eliminazione del Kansas City Current, fresco di una stagione irrefrenabile, per mano del Gotham, riuscito invece a raggiungere la seconda fase del campionato al termine di un’annata zoppicante. Mai prendere sottogamba un avversario, perché se parte da sfavorito non avrà niente da perdere, e così è successo al Gotham. Il Washington Spirit, l’altro contendente, dovrà invece far capire di “essere diventato grande” mettendo le mani sul trofeo che lo scorso anno è sfumato sul più bello.
(Quasi) tutto facile per il Washington Spirit: la squadra di Cantore ha staccato il pass per la finale
A occhio e croce, il Washington Spirit – giunto secondo al termine della regular season – aveva dalla propria parte un tabellone più semplice, rispetto a quello del Gotham: prima il Racing Louisville, che ha dato filo da torcere fino ai rigori (dove l’inesperienza si è un po’ vista, per quel che riguarda le eliminate), e poi il Portland Thorns, che in un “Audi Field” tutto esaurito e da pelle d’oca si è arreso alle reti di Gift Monday e Croix Bethune, le due armi in più dello Spirit, soprattutto la prima, artefice di una stagione da incorniciare sotto tutti i punti di vista, mentre la seconda è ritornata in pista dopo un brutto infortunio che ha condizionato pesantemente la scorsa stagione. Sofia Cantore e compagne tenteranno di mettere in difficoltà l’underdog del Gotham che, forse, tanto underdog non è.
Don’t call them the underdog! Il Gotham dà una svolta alla stagione ed è il secondo finalista
Da underdog a finalist il percorso è stato alquanto breve: il Gotham, qualificatosi per il rotto della cuffia e tirando un mastodontico sospiro di sollievo, ha invece ritrovato la lucidità, la compattezza e la sua vera identità nel momento di maggiore difficoltà contro la seconda delle favorite per la vittoria finale. Tabellone alla mano, la strada verso la finale era irta d’insidie: prima il Current – eliminato al termine di una prestazione corale sontuosa delle newyorchesi, che hanno meritato il pass per la semifinale – , poi l’Orlando Pride alla ricerca di se stesso, eliminato da Jaedyn Shaw, sempre lei, la certezza in cui le newyorchesi si sono ritrovate in ogni singolo match dal suo arrivo in corso d’opera. La consacrazione della giovane calciatrice pare essere completa, e avrà la finale di Championship per mettere un altro sigillo importante prima della fine della stagione.
Ultimo atto per la conquista della Championship in programma il prossimo 23 novembre dalle 2 in avanti (ora italiana), a prova di nottambule e nottambuli, e sicuramente sarà uno spettacolo che lascerà poco spazio alla noia e al sonno.






