Stadio “Tre Fontane”, la Champions prevede Roma vs Barcellona. Tra le mura giallorosse le spagnole sono già in vantaggio, ma le padrone di casa hanno a disposizione una grande occasione per riaprire il match: Viens sfiora il gol, ma non riesce a calciare il pallone oltre la linea di porta. La canadese ha già segnato nell’Europa che conta, contro il Real Madrid, e contro le blaugrana qualcosa scricchiola: Viens scende sempre in campo con il giusto atteggiamento, ma non riesce a segnare. Il digiuno le dà fastidio, le partite si susseguono, e il gol non arriva.
Sempre Women’s Champions League, stavolta in Belgio, a Bruxelles, in un match che regge nel suo risultato buona parte del destino della Roma nel torneo: il Leuven si chiude a riccio e incassa colpo su colpo, ma Viens ne ha più di tutte, e sblocca la partita. Il risultato non è quello che la squadra si aspettava e desiderava, e si coglie dalle parole della classe 1997 nel postpartita: «Avrei potuto segnare di più. Non siamo riuscite a tenere lo stesso ritmo per tutta la partita. Non siamo soddisfatte della prestazione, potevamo e dovevamo fare di più, e meritavamo i tre punti», ai microfoni di Disney+ le sue parole sono parse una confessione più che una mera analisi della partita, e un “mea culpa” che va ad annullare una prestazione sensazionale.
Viens ce l’aveva più con se stessa che con tutto il resto, ma il Leuven ha sicuramente smosso qualcosa dentro di lei. I match che l’hanno anticipato le hanno servito occasioni per andare in gol, la coppia con Corelli sta diventando sempre più solida, ma la concretezza a cui aveva abituato e a cui si era abituata lei stessa sembrava essere svanita. Contro il Leuven è venuta fuori la vera Évelyne Viens: cinica, generosa, stacanovista, incontentabile, ingorda sottoporta.






